L’incidente dopo una gita scolastica: cosa è successo
Quel giorno, il pullman stava riportando a casa gli alunni di una scuola primaria di Cazzago Brabbia, in provincia di Varese, dopo una visita didattica al Museo del cavallo giocattolo a Grandate, nel Comasco. Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Como, l’autobus ha impattato violentemente contro un camion in corsia. Le indagini hanno subito puntato su una possibile distrazione del conducente.
Le immagini dell’autostrada confermano: l’autista aveva il cellulare in mano
Un elemento cruciale per l’inchiesta è stato fornito dalle telecamere di sorveglianza autostradali: un frame estratto mostra chiaramente il conducente con il cellulare in mano, pochi secondi prima dello scontro. Nello stesso istante, accanto a lui, sedeva la maestra che avrebbe poi perso la vita. L’impatto, secondo i filmati, è avvenuto senza alcun tentativo di frenata o manovra d’emergenza, il che suggerisce una distrazione prolungata.
L’accusa: uso del cellulare alla guida, una condotta gravemente colposa
Le perizie tecniche sul telefono sequestrato confermano l’ipotesi: il dispositivo era attivo nei minuti precedenti all’incidente. Dall’incrocio tra dati digitali e immagini video, la Procura ha tratto un quadro univoco: l’autista stava utilizzando lo smartphone mentre guidava, una condotta che per gli inquirenti rappresenta una colpa grave e incompatibile con il ruolo di autista di trasporto scolastico.
Dalla richiesta di carcere alla decisione sui domiciliari
L’indagine, condotta dal procuratore Massimo Astori e dal sostituto Simone Pizzotti, aveva portato alla richiesta di custodia cautelare in carcere per Pagani, con l’accusa di omicidio stradale aggravato. Tuttavia, il GIP Maria Elisabetta De Benedetto ha optato per una misura meno severa, disponendo gli arresti domiciliari. La decisione è stata motivata dall’assenza del rischio di inquinamento delle prove: il telefono è già stato sequestrato e analizzato.
Il silenzio dell’autista e l’attesa per l’interrogatorio
I legali di Pagani, gli avvocati Davide Conforti e Carola Balzarin, hanno scelto per ora di non rilasciare dichiarazioni pubbliche. Nei prossimi giorni si terrà l’interrogatorio di garanzia, durante il quale si chiarirà la linea difensiva dell’indagato. Al momento, l’autista ha esercitato il diritto al silenzio, non rispondendo alle domande degli inquirenti.
Una comunità sconvolta e bambini sotto shock
La tragedia ha lasciato un segno profondo nella comunità di Cazzago Brabbia. La maestra Domenica Russo era molto apprezzata da colleghi, studenti e genitori. Il suo decesso ha generato un dolore diffuso e un senso di impotenza. Diversi bambini che erano a bordo del pullman stanno ricevendo supporto psicologico per superare il trauma, sia fisico che emotivo.
Il rientro a scuola, nei giorni successivi all’incidente, è avvenuto in un clima di silenzio e sgomento. L’interrogativo che molti si pongono, ma che nessuno ha ancora il coraggio di formulare ad alta voce, è uno solo: si poteva evitare questa tragedia?
















