Congestione nasale
Dolori muscolari e articolari
Un dato interessante è che sintomi precedentemente considerati tipici, come la perdita del gusto e dell’olfatto, sembrano oggi meno frequenti. Questo rende più difficile riconoscere il virus nei suoi stadi iniziali e sottolinea l’importanza di restare vigili anche in presenza di sintomi lievi e comuni.
Chi è maggiormente a rischio
Sebbene nella maggior parte dei casi Stratus provochi una forma lieve di malattia, ci sono categorie di persone che devono prestare particolare attenzione. Tra queste:
Anziani, in particolare sopra i 65 anni
Immunodepressi
Persone con patologie croniche preesistenti, come diabete, malattie cardiovascolari o respiratorie
Per chi rientra in queste categorie, è consigliabile eseguire un test diagnostico (tampone) nel caso si manifestino sintomi compatibili con l’infezione. Inoltre, potrebbe essere utile consultare il proprio medico per valutare l’eventuale uso di antivirali specifici, come il nirmatrelvir + ritonavir, già utilizzati con successo in precedenti ondate pandemiche.
Le raccomandazioni dell’OMS: cautela ma niente allarmismi
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che, al momento, la variante Stratus non costituisce un’emergenza di livello elevato, ma merita un’attenta sorveglianza. L’invito generale è a non sottovalutare il fenomeno, soprattutto in un periodo dell’anno in cui le interazioni sociali aumentano.
La strategia raccomandata include:
Il rafforzamento dei sistemi di monitoraggio, per individuare rapidamente eventuali focolai
La promozione della vaccinazione, in particolare tra le fasce più vulnerabili della popolazione
La consapevolezza individuale: chi presenta sintomi, anche lievi, dovrebbe evitare contatti ravvicinati con persone fragili e, se possibile, restare a casa fino al miglioramento
La situazione in Europa e il ruolo della prevenzione
In Europa, Stratus sta guadagnando terreno, anche se in modo non uniforme. Alcuni Paesi hanno già iniziato campagne informative rivolte alle fasce a rischio, mentre altri monitorano con attenzione la curva epidemiologica. L’elemento chiave per evitare un ritorno alle restrizioni è la prevenzione, che passa anche da gesti semplici:
Lavarsi spesso le mani
Aerare gli ambienti chiusi
Utilizzare la mascherina in situazioni affollate, specialmente al chiuso
Monitorare i sintomi e non sottovalutare nemmeno quelli più lievi