sabato, Settembre 28

Omicidio Giulia Tramontano: La Cruenta Ricostruzione dei Detective nel Processo contro Alessandro Impagnatiello

la vittima, al settimo mese di gravidanza, è stata brutalmente uccisa il 27 maggio 2023 nella loro abitazione di Senago, una cittadina situata nella provincia di Milano. Durante l’udienza, i carabinieri del RIS e del SIS, coinvolti nelle indagini sulla scena del crimine, hanno presentato le loro scoperte dettagliate.

La Scena del Crimine: Dettagli e Rilievi Iniziali

Il Colonnello Marchetti, responsabile del SIS di Milano, ha avviato i rilievi nell’appartamento di Senago a partire dal 31 maggio 2023, quando Impagnatiello non era ancora stato arrestato. Marchetti ha iniziato analizzando l’auto di Impagnatiello, cercando tracce di sangue evidenti o latenti. Nonostante una prima ispezione negativa, l’utilizzo del luminol ha rivelato due luminescenze significative, una delle quali particolarmente evidente nel baule dell’auto, indicando la presenza di un grande quantitativo di sangue.

Indagini nell’Appartamento: Il Bagno e il Soggiorno

Le investigazioni si sono poi spostate nell’appartamento, partendo dal bagno per evitare contaminazioni. Nel soggiorno, è stata trovata una notevole quantità di sangue sul pavimento, suggerendo che il delitto sia avvenuto proprio lì. Marchetti ha evidenziato che, nonostante il tappeto e il divano risultassero inizialmente negativi, rimuovendo il tappeto si è scoperto un pavimento sottostante intriso di sangue, visibile grazie al luminol. Ulteriori tracce sono state rilevate vicino allo stendino in salotto, in cucina, nel disimpegno, sul battiscopa e in bagno, specificamente sul tubo flessibile del bidet e lo scarico della vasca, nonché sulla lavatrice.

Reperti Raccolti: Coltelli, Candeggina e Topicida

Durante le indagini, i carabinieri hanno raccolto vari reperti significativi. Tra questi, coltelli sul ripiano della cucina, strumenti per la pulizia, diversi flaconi di candeggina e detersivi, e sacchi di plastica. Un oggetto particolarmente inquietante è stato lo zaino contenente due bustine di topicida, che Impagnatiello aveva usato per avvelenare Giulia nei mesi precedenti all’omicidio.

La Conferma delle Tracce di Sangue

Successivamente, un altro membro del SIS ha testimoniato in aula, confermando i rilievi effettuati nell’appartamento. Questo esperto ha aggiunto che le tracce di sangue presentavano segni di striatura da mocio, indicando che erano state pulite. Il Maresciallo capo Scarelli ha poi presentato i risultati delle analisi sui reperti, inclusi i materiali per le pulizie, i sacchi di plastica utilizzati per avvolgere il corpo della vittima e il nastro adesivo usato per fissare i sacchi al corpo di Giulia. Le impronte digitali trovate sui reperti sono risultate compatibili con il DNA di Impagnatiello, escludendo la presenza di altre persone.

La Raccolta delle Prove e il Processo

Le testimonianze degli investigatori hanno fornito una visione dettagliata della scena del crimine e del meticoloso lavoro svolto per raccogliere prove contro Impagnatiello. La presenza di sangue in diverse aree dell’appartamento, insieme ai reperti raccolti, hanno dipinto un quadro chiaro di un omicidio premeditato e brutale. Gli investigatori hanno dimostrato come Impagnatiello abbia tentato di pulire la scena del crimine e nascondere le tracce, senza però riuscire a cancellare completamente le prove del suo coinvolgimento.

L’Impatto della Testimonianza degli Investigatori

La testimonianza degli investigatori del RIS e del SIS è stata cruciale nel processo contro Alessandro Impagnatiello. Le loro dettagliate descrizioni delle tracce di sangue, dei reperti trovati e delle tecniche utilizzate per rilevare queste prove hanno fornito una base solida per l’accusa. L’uso del luminol e l’analisi meticolosa delle tracce di sangue hanno rivelato una scena del crimine che Impagnatiello aveva tentato disperatamente di nascondere.

Il caso di Giulia Tramontano ha sconvolto l’opinione pubblica e messo in luce la brutalità e la premeditazione dell’omicidio. La ricostruzione degli eventi presentata dagli investigatori ha svelato i tentativi di Alessandro Impagnatiello di coprire le sue tracce, utilizzando vari metodi per pulire e nascondere le prove. Tuttavia, grazie al lavoro diligente dei carabinieri del RIS e del SIS, è stato possibile ricostruire la dinamica del delitto e fornire prove schiaccianti contro l’imputato.

Con l’avanzare del processo, la testimonianza degli investigatori continuerà a giocare un ruolo cruciale, contribuendo a garantire che venga fatta giustizia per Giulia Tramontano e il suo bambino non ancora nato. L’udienza del 23 maggio 2024 ha rappresentato un passo importante verso la conclusione di questo tragico caso, offrendo una visione dettagliata delle atrocità commesse e delle prove raccolte per incriminare l’accusato.

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