Il messaggio della premier è anche un atto di autocritica: nei suoi tre anni di governo, infatti, l’esecutivo ha varato oltre 100 decreti-legge, molti dei quali approvati con voto di fiducia, proprio ciò che in passato Meloni criticava duramente ai governi precedenti.
Il precedente sull’immigrazione e la correzione del Quirinale
L’ultimo attrito con il Colle risale a poche settimane fa, quando Mattarella aveva chiesto di correggere il decreto sull’immigrazione. In particolare, il Presidente della Repubblica aveva invitato a introdurre una quota di 10.000 badanti straniere all’anno fino al 2028, anziché ricorrere a deroghe all’interno del decreto flussi. La modifica è stata approvata in un nuovo passaggio del Consiglio dei ministri.
Con la presa di posizione di oggi, Meloni cerca di ristabilire un equilibrio istituzionale e di rafforzare il dialogo con il Quirinale, aprendo a una stagione legislativa più ordinata e meno dominata dall’urgenza. Resta da vedere se, nei fatti, il governo sarà in grado di rispettare la promessa di ridurre la produzione di decreti.