venerdì, Luglio 4

Pd nel caos a Pisa: iscritti albanesi, tessere sospette e congresso sospeso

L’equilibrio interno del Pd pisano appare dunque fortemente compromesso, con il rischio di strascichi a livello regionale e nazionale.

Ceccanti: il caso che ha fatto esplodere tutto

A far deflagrare il caso è stato Stefano Ceccanti, professore di diritto costituzionale, ex senatore e deputato del Pd. Ceccanti ha presentato un esposto dopo aver scoperto che, nonostante gli fosse stato comunicato il rinvio del congresso per problemi con le liste, un gruppo di iscritti si era comunque “autoconvocato” e aveva tenuto la votazione.

“Mi avevano detto che non si votava – ha spiegato – poi ho scoperto che altri lo avevano fatto comunque. È inaccettabile”. Il suo gesto ha innescato un vero e proprio terremoto interno.

Un congresso parallelo e l’ombra dei brogli

Ceccanti, tornato a Roma per motivi di lavoro, ha scoperto la mossa degli “autoconvocati” attraverso un’email letta in stazione: una parte del partito aveva proceduto comunque con il congresso, vincendolo in assenza dell’opposizione. La notizia, rilanciata anche a livello nazionale, ha suscitato sdegno e fatto emergere dubbi sulla regolarità dell’intero processo.

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