Differenze regionali: Toscana la più attiva, Calabria la più assente
Analizzando i dati territoriali, la regione con l’affluenza più alta è stata la Toscana, con poco più del 22% di partecipazione. Al contrario, in Calabria l’affluenza si è fermata poco sopra il 10%. In molte regioni del Sud si registra una scarsa mobilitazione, mentre le grandi città hanno visto un’affluenza sotto la media nazionale, nonostante gli appelli di molti esponenti progressisti.
I dati per ogni quesito: variazioni minime
Scendendo nel dettaglio dei singoli quesiti, i numeri restano tutti in linea con la media generale:
- Reintegro nel posto di lavoro: 15,7%
- Limiti alle indennità per i licenziamenti: 15,6%
- Tutela per i contratti a termine: 15,6%
- Responsabilità sugli infortuni sul lavoro: 15,5%
- Cittadinanza ai giovani stranieri: 15,6%
Le differenze tra un quesito e l’altro sono dunque minime, segno di un voto tendenzialmente omogeneo tra chi ha deciso di partecipare alla consultazione.
Seggi aperti fino alle 23: ma il trend è difficile da ribaltare
I seggi resteranno aperti fino alle 23 di stasera, e domani, lunedì 9 giugno, dalle 7 alle 15. Tuttavia, anche nelle previsioni più ottimistiche appare improbabile un recupero tale da portare i referendum oltre la soglia del 50%.
Per la sinistra italiana, si prospetta una domenica nera. Il rischio concreto è quello di una bocciatura indiretta dei propri temi centrali da parte dell’elettorato, in un momento già politicamente delicato alla vigilia delle elezioni europee. Un segnale forte e chiaro che potrebbe avere ripercussioni anche sulla leadership interna al centrosinistra.