La riforma della Giustizia voluta dal governo Meloni ottiene un plebiscito di consensi tra i cittadini italiani. Secondo un sondaggio Izi presentato nel corso della trasmissione L’Aria che Tira su La7, ben il 70,9% degli elettori si dichiara favorevole alla riforma che introduce, tra le altre cose, la separazione delle carriere dei magistrati.
Solo il 21,9% degli intervistati si dice contrario. Un risultato che, secondo gli analisti, rappresenta un chiaro segnale politico di fiducia verso l’esecutivo e di sfiducia crescente nei confronti della magistratura.
Un consenso “plebiscitario” per il governo
I dati parlano chiaro: la riforma della Giustizia è sostenuta in maniera quasi unanime dagli elettori dei partiti di governo, con un 99% di consensi tra gli elettori del centrodestra. Tra gli elettori di opposizione, invece, prevale il dissenso: l’81,6% degli elettori Pd e Avs e il 79,4% dei sostenitori del M5S si dichiara contrario. Tuttavia, la maggioranza degli italiani nel complesso sembra convinta che la direzione intrapresa dal Guardasigilli sia quella giusta.
La fiducia nella magistratura ai minimi storici
Parallelamente al sostegno alla riforma, emerge un quadro preoccupante sulla fiducia nel sistema giudiziario. Solo l’8,9% degli italiani dichiara di avere un livello “alto” di fiducia nella magistratura. Il 50% mantiene una fiducia “media”, mentre il 41,3% la considera “bassa”. I livelli di fiducia più bassi si riscontrano proprio tra gli elettori della maggioranza di governo, dove il 51,4% ammette di non credere nel sistema giudiziario.
Un Paese che chiede un cambiamento
I risultati del sondaggio Izi descrivono un’Italia stanca delle lungaggini e delle contraddizioni della giustizia attuale. «La maggioranza degli italiani percepisce l’azione del governo come una risposta concreta a un’esigenza reale di riforma» – ha dichiarato il Ceo di Izi, Giacomo Spaini. Nonostante una parte dell’elettorato non conosca ancora nel dettaglio i contenuti della legge, il sentiment generale è di approvazione e aspettativa positiva.
Fiducia in calo durante il governo Meloni
Il sondaggio evidenzia anche che il 44,9% degli intervistati ritiene che la fiducia nella magistratura sia diminuita durante il governo Meloni. Un dato che, secondo alcuni osservatori, riflette il crescente divario tra opinione pubblica e apparato giudiziario. “Il popolo vuole riforme che rendano la giustizia più efficiente, imparziale e vicina ai cittadini”, si legge nelle conclusioni del rapporto Izi.
Un referendum che si annuncia storico
Con questi numeri, il prossimo referendum sulla separazione delle carriere si preannuncia come un momento cruciale per la politica italiana. La riforma della giustizia, cavallo di battaglia del governo Meloni e del ministro Nordio, gode di un consenso popolare schiacciante che rischia di isolare opposizioni e magistratura critica. Per molti, si tratta non di un semplice sondaggio, ma di un plebiscito politico a favore del cambiamento.
Il messaggio dei cittadini è chiaro: la giustizia deve tornare a essere davvero “in nome del popolo italiano”.


















