Scandalo a Milano: indagine per corruzione nella gestione urbanistica e manutenzione degli ascensori
Milano, fiore all’occhiello della modernizzazione urbana italiana, si ritrova ancora una volta al centro di un’indagine giudiziaria di grande portata.
Mentre la città si prepara ad accogliere le Olimpiadi invernali del 2026 e continua a rinnovare il suo skyline con progetti innovativi, emergono sospetti gravi su un presunto sistema di corruzione che potrebbe minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni locali e nella trasparenza amministrativa.
Indagine su presunte tangenti per gli ascensori delle case popolari
Uno dei filoni principali dell’inchiesta riguarda presunte mazzette versate per eludere i controlli di sicurezza sugli ascensori installati negli edifici di edilizia popolare. Secondo quanto emerso, diciotto persone risultano indagate, tra cui cinque dipendenti del Dipartimento Lavori Pubblici del Comune di Milano. Le accuse parlano di un sistema in cui i controlli di manutenzione sarebbero stati sistematicamente aggirati, mettendo potenzialmente a rischio l’incolumità degli abitanti.
Secondo i magistrati della Procura milanese, alcuni impianti non avrebbero mai ricevuto la necessaria manutenzione, nonostante risultassero formalmente in regola. Le indagini ipotizzano la creazione di documenti falsi e l’emissione di certificazioni di sicurezza ottenute tramite il pagamento di tangenti. Un meccanismo che, se confermato, rappresenterebbe un gravissimo attacco alla legalità e alla sicurezza pubblica.
Coinvolti amministratori e imprenditori: 6 richieste di arresto
Parallelamente, un’altra parte dell’inchiesta si concentra sulla gestione delle autorizzazioni urbanistiche. Sono sei, in totale, le richieste di misure cautelari avanzate dalla Procura. Tra i destinatari della richiesta di arresto figura Giancarlo Tancredi, attuale assessore alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano. Per lui i magistrati hanno chiesto gli arresti domiciliari.