Fratelli d’Italia ritira l’emendamento sul contante: la decisione del governo

Il pacchetto prevede 1,3 miliardi di euro per Transizione 4.0, mezzo miliardo per rifinanziare la Zona economica speciale e una doppia stretta sulle pensioni anticipate, con l’allungamento delle cosiddette finestre mobili e un minore peso del riscatto della laurea nel calcolo dell’anzianità contributiva.

I tempi parlamentari e il calendario

I capigruppo hanno fissato un calendario serrato. Il primo via libera in aula al Senato è previsto per il 23 dicembre, ultimo giorno utile prima delle festività natalizie. Subito dopo, la Camera sarà chiamata a una vera e propria maratona parlamentare per approvare il testo blindato entro il 30 dicembre, così da consentire la promulgazione della legge.

L’obiettivo della maggioranza è chiudere l’esame in commissione entro venerdì, accelerando l’iter per rispettare le scadenze di fine anno.

Il contesto politico

La scelta di ritirare l’emendamento arriva in una fase delicata per l’esecutivo. Secondo gli ultimi sondaggi SWG diffusi da La7, Fratelli d’Italia resta il primo partito intorno al 31 per cento, ma il tema del contante e del contrasto all’evasione continua a rappresentare un terreno sensibile nel dibattito pubblico.

Per ora, il governo ha deciso di evitare uno scontro frontale su una misura divisiva, rimandando ogni discussione sull’uso del contante a una fase successiva.

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