giovedì, Agosto 7

Roberta Bruzzone smonta le versioni sul caso Simona: “C’è qualcosa che non torna”

Roberta Bruzzone: “Bagheria, troppi contorni oscuri sulla morte di Simona”

Roberta Bruzzone

, psicologa e criminologa, interviene sul caso di Simona, la ragazza trovata morta in piscina a Bagheria, elencando i punti chiave dell’indagine e le contraddizioni emerse:

1. Le versioni sul ritrovamento del corpo

La famiglia sostiene che Simona galleggiava supina in superficie, mentre secondo la Procura il corpo era adagiato sul fondo della piscina, in un angolo poco illuminato. Due ragazzi si sarebbero tuffati attorno alle 4 del mattino per recuperarlo. Una contraddizione importante tra le testimonianze.

2. Indumenti e bottiglie: sequestrati, non spariti

I vestiti della ragazza, indicati dai familiari come “spariti”, sono stati effettivamente sequestrati dalla Procura, insieme a bicchieri e bottiglie trovati nella zona bar. L’accusa di alterazione della scena è stata respinta dagli inquirenti.

3. Esami tecnici e autopsia imminente

  • Oggi sono in corso TAC e analisi radiologiche preliminari.
  • Giovedì 7 agosto verrà eseguita l’autopsia ufficiale, con la presenza anche dei consulenti della famiglia.

L’obiettivo è stabilire con chiarezza se la causa del decesso sia un malore, un annegamento o altro evento esterno.

4. Indagine aperta: omicidio colposo a carico di ignoti

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