sabato, Marzo 29

Salvini a Napoli, protesta choc: lanciate uova, cos’è successo

Gli striscioni esposti dagli studenti e dai manifestanti recano messaggi chiari e diretti contro i ministri in visita. Tra le scritte più significative, spiccano “Jatevenne”, un inequivocabile invito ad allontanarsi, e “Con i ministri dell’insicurezza, della repressione e della distruzione, Napoli non si lega”, una chiara opposizione alla linea politica del governo.

I residenti di Bagnoli scendono in piazza

La protesta si è concretizzata con il raduno di numerosi cittadini a poche centinaia di metri dalla sede di Città della Scienza. Gli abitanti di Bagnoli, già fortemente provati dalla difficile situazione sismica, hanno deciso di manifestare il loro disagio con un gesto simbolico: portare con sé cuscini per rappresentare le notti insonni vissute a causa delle continue scosse di terremoto.

Il malcontento non riguarda solo le problematiche legate al bradisismo, ma anche la gestione politica della situazione e il timore che la visita dei ministri non porti alcuna soluzione concreta ai problemi della zona.

Scontri e tensioni: lancio di uova contro le forze dell’ordine

Il corteo dei Comitati dei Campi Flegrei ha tentato di avvicinarsi alla sede dell’evento, ma è stato fermato dalle forze dell’ordine, che hanno presidiato la zona con uomini e mezzi per impedire l’accesso a Città della Scienza. Il blocco imposto ha provocato la reazione dei manifestanti, che hanno iniziato un lancio di uova contro le forze dell’ordine, accompagnato dall’accensione di fumogeni e da cori di protesta.

Le tensioni sono aumentate quando i manifestanti hanno iniziato a gridare “Fateci passare”, chiedendo di poter raggiungere il luogo dell’incontro per ottenere un confronto diretto con Salvini, Piantedosi e Valditara. Tuttavia, il cordone delle forze dell’ordine ha respinto il corteo, mantenendo alta la sicurezza attorno alla sede dell’evento.

Una protesta che riflette il malessere della città

Le proteste di Bagnoli si inseriscono in un contesto più ampio di insoddisfazione nei confronti della gestione delle problematiche sociali, ambientali e politiche che affliggono Napoli e le sue periferie. L’evento della Lega ha riacceso il dibattito sulle difficoltà vissute dalla popolazione locale, in particolare quelle legate al rischio sismico nei Campi Flegrei e alla mancanza di risposte concrete da parte delle istituzioni.

 

L’episodio dimostra ancora una volta quanto sia complesso il rapporto tra la politica nazionale e il territorio napoletano, spesso teatro di tensioni tra cittadini e governo centrale. La presenza dei tre ministri a Napoli ha suscitato una reazione immediata e decisa da parte dei residenti, che chiedono soluzioni e non semplici visite istituzionali

 

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