martedì, Dicembre 2

Inchiesta UE sui fondi europei: Federica Mogherini e Stefano Sannino fermati a Bruxelles

Secondo EPPO, vi sarebbero “forti sospetti” che alcuni dirigenti del Collegio possano aver avuto accesso anticipato a informazioni riservate sulla gara, potenzialmente compromettendo la regolarità e la concorrenza del processo di assegnazione. Al momento non risultano evidenze concluse, ma l’ipotesi investigativa riguarda la possibilità di un vantaggio competitivo ingiustificato.

Il dossier immobiliare da 3,2 milioni di euro

L’indagine tocca anche l’acquisto di un immobile a Bruges per un valore di 3,2 milioni di euro, destinato a ospitare gli studenti dell’Accademia diplomatica. La tempistica dell’operazione – avvenuta poco prima dell’apertura del bando EEAS da 654.000 euro, poi assegnato proprio al Collegio – è considerata dagli investigatori un elemento da approfondire.

EPPO sta cercando di stabilire se l’acquisto possa rappresentare un tassello di una strategia più ampia, volta a indirizzare risorse europee verso un progetto già predisposto e potenzialmente agevolato da informazioni interne non accessibili ad altri concorrenti.

Una collaborazione investigativa a livello europeo

La rilevanza del caso è testimoniata dal coinvolgimento simultaneo di più organismi sovranazionali: la Procura europea, l’Ufficio antifrode OLAF e la polizia federale belga. Questa convergenza, definita “eccezionale” dagli osservatori, indica la volontà delle istituzioni di fare piena luce su un’indagine che tocca ruoli di primo piano nella governance dell’Unione.

In una nota ufficiale, EPPO ha ribadito che le indagini riguardano attività “del precedente mandato europeo” e che l’obiettivo è garantire trasparenza sulle modalità di gestione dei fondi UE. La Commissione europea ha confermato che alcuni uffici del suo personale sono stati coinvolti nelle perquisizioni, senza però specificare ulteriori dettagli.

Cosa accadrà ora

Le prossime ore saranno decisive per comprendere la posizione degli indagati e la direzione dell’inchiesta. Se le accuse dovessero trovare conferma, l’indagine potrebbe avere ripercussioni significative sul funzionamento delle istituzioni europee preposte alla formazione diplomatica e alla gestione dei fondi comunitari. Per il momento, nessuna misura cautelare definitiva è stata annunciata.

L’attenzione politica e mediatica rimane alta, in un contesto in cui Bruxelles e le capitali europee guardano con preoccupazione a un caso che coinvolge figure di primo piano della diplomazia continentale.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.