Terremoto in Giappone, scossa di magnitudo 6.7: epicentro al largo di Honshu

Anche il Pacific Tsunami Warning Center ha confermato che, in base ai primi dati, non risultano condizioni favorevoli alla formazione di onde anomale. Tuttavia, i controlli proseguiranno nelle ore successive.

L’attività sismica in Giappone

Il Giappone è uno dei Paesi più preparati al mondo nella gestione dei terremoti. Situato lungo tre placche tettoniche – la placca pacifica, la placca euroasiatica e la placca filippina – registra migliaia di scosse ogni anno. Molte di queste sono deboli o moderate, ma episodi come quello di oggi ricordano la presenza costante del rischio sismico.

Il sisma di magnitudo 6.7 rientra nella fascia considerata “forte”, in grado di provocare tremori intensi e potenziali danni nelle aree prossime all’epicentro, soprattutto in edifici non progettati secondo criteri antisismici. Il Giappone, da questo punto di vista, dispone di norme edilizie molto rigide.

Prime verifiche e monitoraggio in corso

In queste ore le autorità giapponesi stanno raccogliendo dati da reti sismiche, amministrazioni locali e cittadini per valutare la reale entità della scossa. Le infrastrutture principali – tra cui ferrovie ad alta velocità Shinkansen e centrali energetiche – vengono ispezionate come da protocollo.

È possibile che nelle prossime ore si registrino repliche (aftershocks), un fenomeno atteso dopo un sisma di questa intensità.

Seguiranno aggiornamenti non appena verranno diffusi nuovi dati dalle agenzie sismologiche internazionali e dalla JMA.

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