giovedì, Luglio 31

Covid, la sentenza della Cassazione: “Epidemia colposa anche per omissione”. Ora Conte e Speranza tremano

Covid, la Cassazione apre alla responsabilità per omissione

Una sentenza destinata a fare storia: le Sezioni Unite della Cassazione hanno stabilito che il reato di epidemia colposa può essere configurato anche a seguito di condotte omissive. Una decisione che potrebbe riaprire il dibattito sulle responsabilità nella gestione della pandemia da Covid-19, con conseguenze giudiziarie potenzialmente pesanti per figure come Giuseppe Conte e Roberto Speranza.

Il caso da cui nasce la sentenza

Il pronunciamento della Suprema Corte arriva da un ricorso presentato contro il delegato alla sicurezza dell’ospedale di Alghero, assolto in primo grado per l’epidemia scoppiata tra marzo e aprile 2020. Secondo l’accusa, non avrebbe distribuito in modo adeguato i dispositivi di protezione individuale né formato il personale ospedaliero contro il virus.

Il Tribunale di Sassari aveva ritenuto che l’articolo 438 del Codice penale non si potesse applicare per condotte omissive, poiché la norma parla di «diffusione di germi patogeni» come elemento materiale del reato. La Cassazione, invece, ribalta questa visione e sostiene che anche non agire per prevenire la diffusione dell’epidemia può configurare responsabilità penale.

Cosa cambia ora per Conte, Speranza e l’ex governo

Il nuovo orientamento apre uno spiraglio importante per i familiari delle vittime del Covid, che da anni chiedono giustizia per le mancanze nella gestione della pandemia, come la mancata distribuzione di mascherine, la carenza di DPI e l’assenza di formazione per medici e infermieri.

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