martedì, Giugno 17

Jannik Sinner, Crepet svela un retroscena sulla madre: “Perché a Wimbledon forse non ci sarà”

Jannik Sinner, Crepet svela il ruolo della madre e la rabbia da trasformare in forza dopo il Roland Garros

Jannik Sinner è pronto a tornare in campo a Halle, per affrontare il tedesco Yannick Hanfmann nel primo turno del torneo sull’erba tedesca. Una sfida che arriva a pochi giorni dalla dolorosa sconfitta nella finale del Roland Garros contro Carlos Alcaraz, un match leggendario in cui l’altoatesino ha annullato tre match point prima di cedere dopo oltre cinque ore di gioco.

Secondo lo psichiatra Paolo Crepet, intervistato dall’agenzia Agi, proprio quella sconfitta potrebbe rappresentare una svolta decisiva nella carriera di Sinner. Ma non grazie a una visione edulcorata dell’evento: «Sinner ha detto che si è concentrato sugli aspetti positivi. Per me, sono balle da mental coach», ha dichiarato.

Crepet: “La rabbia va usata come forza”

Lo psichiatra torinese non nega il valore della resilienza, ma invita a non rimuovere il dolore: «È come dire a una ragazza appena lasciata che deve pensare ai weekend romantici. Non è credibile. Sinner deve portarsi quella rabbia in campo, trasformarla in energia positiva».

Crepet spiega che la rabbia ben gestita può diventare uno strumento potentissimo per un tennista di alto livello: «Non parlo della rabbia distruttiva verso l’arbitro o se stessi, ma di quella che ti fa andare oltre i tuoi limiti. La sconfitta ti mette davanti alle tue carenze. E solo chi ha il coraggio di guardarle in faccia, può migliorarsi davvero».

“Jannik non è un mammone”: il retroscena sulla madre Siglinde

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.