mercoledì, Ottobre 29

Sinner contro gli Slam: “Deluso dal rifiuto di trattare su premi e benefit ai giocatori minori”

Alla vigilia dell’esordio al Masters 1000 di Parigi contro Zizou Bergs, Jannik Sinner sorprende con parole da vero leader del circuito. In un’intervista al Guardian, il numero 2 del ranking mondiale ha espresso delusione per il rifiuto dei tornei del Grande Slam — Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open — di trattare sui benefit e i premi destinati ai giocatori di fascia più bassa.

La denuncia di Sinner: «Delusi dagli Slam»

«Abbiamo avuto buone conversazioni con i tornei del Grande Slam durante il Roland Garros e Wimbledon», ha dichiarato Sinner. «Siamo rimasti delusi quando ci hanno detto che non possono dare seguito alle nostre proposte finché non saranno risolte altre questioni».

Il riferimento del tennista azzurro è alla causa promossa dalla Professional Tennis Players Association (PTPA), fondata da Novak Djokovic, che chiede una maggiore equità nei guadagni e nei diritti per tutti i giocatori. Ma per Sinner, il nodo non può essere rinviato: «Calendario e programmazione sono temi importanti, ma nulla impedisce agli Slam di affrontare da subito questioni come pensioni, assistenza sanitaria e benefit».

«Gli Slam devono contribuire di più»

Il tennista altoatesino ha sottolineato come i quattro tornei più prestigiosi del circuito generino la maggior parte dei ricavi del tennis mondiale, ma non redistribuiscano in modo adeguato le risorse. «Gli Slam sono gli eventi più importanti e producono i maggiori introiti. Chiediamo un contributo equo per sostenere tutti i giocatori e un montepremi che rifletta davvero i guadagni di questi tornei», ha spiegato.

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