Non solo. In un’intervista all’Adnkronos dello scorso anno, Pietrangeli era tornato sull’argomento negando invidia ma aggiungendo una frase destinata a far discutere: «Il miglior tennista italiano di tutti i tempi, e forse pure austriaco». Un’ironia pungente che molti avevano interpretato come una stoccata all’altoatesino.
Pietrangeli, la figura scomoda ma rispettata
Va detto che, quando Sinner ha dimostrato superiorità tecnica e mentale, Pietrangeli non ha mai negato la realtà. Anzi, è stato spesso tra i primi ad applaudire il talento del giovane: «Questo ragazzo non lo battono, è sempre perfetto», aveva detto dopo l’ennesima prestazione monstre del numero 2 ATP.
Per questo, alcuni ritengono che Sinner stia semplicemente prendendosi più tempo, magari per esprimere un messaggio ponderato e non di circostanza. La distanza emotiva tra i due, però, è un elemento che molti tifosi non ignorano.
Dal rispetto al non detto: il caso divide i tifosi
Il mancato messaggio di Sinner sta già dividendo il mondo del tennis italiano. C’è chi difende il suo diritto alla privacy e alla disconnessione; chi invece considera il silenzio come una mancanza di rispetto verso un’icona che, piaccia o no, ha aperto la strada ai campioni di oggi.
È probabile che nelle prossime ore l’altoatesino rompa il silenzio. O forse no. Perché il suo rapporto con la comunicazione pubblica, soprattutto quando si tratta di situazioni delicate, è fatto di tempi lunghi, ponderazione e scelte molto personali.
In attesa che parli, resta una domanda: il silenzio di Sinner è casuale o significativo? Le risposte, almeno per ora, restano aperte.



















