Secondo l’ultimo sondaggio Dire-Tecnè, FdI sale al 30% con un incremento dello 0,3%. Meloni resta dunque intoccabile sul piano del consenso, nonostante le critiche ricevute sul piano parlamentare e sul fronte internazionale.
La premier resta saldamente la leader con la maggiore fiducia: 46,5%, in leggera crescita rispetto al mese scorso.
Il Pd in caduta: –0,7% in un solo mese
Il dato più allarmante arriva dal Nazareno. Il Partito Democratico precipita al 21,4%, con una perdita netta dello 0,7%. Non solo: Elly Schlein perde anche in popolarità personale, scendendo al 29,4% di gradimento (–0,6%). È la leader che perde più fiducia tra tutti. Una caduta che pesa doppio perché, nello stesso periodo, gli alleati-avversari dell’opposizione sono tutti in crescita.
Le possibili cause del crollo
Il Pd ha pagato la sua ambiguità su temi sensibili, come il riarmo europeo, i referendum sul lavoro e le frizioni interne non ancora risolte. Gli elettori puniscono l’indecisione e la mancanza di un messaggio chiaro e coerente.
M5s e Verdi-Sinistra in crescita, boom per Azione
Movimento 5 Stelle
: +0,5%, sale al 12,1%
Alleanza Verdi-Sinistra: +0,3%, sale al 6,1%
Azione: +0,5%, sale al 3,5%
Tutti e tre i partiti hanno beneficiato di una linea più netta rispetto al Pd, in particolare sull’Europa e sulle politiche militari. È la conferma che, a sinistra, premia la chiarezza e non l’equilibrismo.
Gli altri: il centrodestra tiene, ma senza entusiasmo
Se Meloni festeggia, Forza Italia e Lega perdono terreno:
- Forza Italia: 11,2% (–0,3%)
- Lega: 8,2% (–0,2%)
Numeri che confermano FdI come l’unico vero traino della maggioranza. Gli altri partiti di centrodestra arrancano, ma restano fondamentali per la tenuta del governo.
Leader politici: chi sale e chi scende
- Meloni: 46,5% (+0,2%)
- Conte: 30,3% (=)
- Schlein: 29,4% (–0,6%)
- Calenda: 19,8% (+0,5%)
- Bonelli e Fratoianni: 16% (+0,3%)
Schlein resta indietro anche nel confronto diretto con Conte e Calenda
. Un segnale chiaro dell’insoddisfazione crescente all’interno e all’esterno del partito.
I piccoli: Italia Viva e +Europa sotto il 2%
Italia Viva
di Matteo Renzi resta al 2,1%
+Europa di Riccardo Magi scende all’1,6% (–0,2%)
Due realtà marginali, con scarsa incidenza sulla dinamica nazionale. E con prospettive molto incerte in vista delle Europee.
Il Pd rischia l’irrilevanza?
I sondaggi di metà maggio fotografano un’Italia dove la destra è più compatta e l’opposizione più disordinata che mai. Il Partito Democratico è in affanno e, a meno di un’inversione rapida, rischia di essere risucchiato dalla crescita dei suoi ex alleati. Meloni regge, Schlein crolla: sarà questo l’asse della prossima campagna elettorale?