sabato, Aprile 19

Sondaggio, cosa succederebbe se si andasse a votare ora

Lega e Forza Italia in calo: il centrodestra perde complessivamente un punto

Anche all’interno del centrodestra ci sono segnali da non sottovalutare. La Lega di Matteo Salvini scende al 9%, mentre Forza Italia, guidata oggi da Antonio Tajani, cala fino all’8,5%. Entrambe le formazioni perdono 0,5 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione.

Questo leggero calo non mina però la leadership complessiva della coalizione, che mantiene un netto vantaggio sugli avversari. Tuttavia, è un segnale che i due partiti dovranno analizzare attentamente, soprattutto in vista delle prossime elezioni europee e amministrative, dove sarà importante mantenere la coesione all’interno della coalizione.

Gli altri partiti: poche variazioni, ma la frammentazione persiste

Guardando agli altri partiti, i valori restano piuttosto stabili. Alleanza Verdi e Sinistra si conferma al 5,5%, una soglia interessante che potrebbe rivelarsi decisiva in caso di alleanze future. Azione di Carlo Calenda rimane fermo al 3%, mentre Italia Viva di Matteo Renzi è stabile al 2,5%. Anche +Europa conserva il suo 2%, senza variazioni.

Infine, Noi Moderati registra un calo dello 0,5%, attestandosi all’1,5%. Questa soglia è ancora lontana dal 3% minimo necessario per entrare in Parlamento con il proporzionale, rendendo incerto il futuro politico del gruppo.

Coalizioni a confronto: il centrodestra resta avanti, ma il “campo largo” prova a tenere

Se si considerano le coalizioni, il centrodestra (composto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati) si ferma al 50%, perdendo un punto percentuale. Il centrosinistra, invece, scende al 29,5%, in flessione dello 0,5%.

Un’eventuale coalizione di “campo largo” che includa anche M5S, Verdi, Sinistra e altri movimenti progressisti, si attesterebbe al 48%, in lieve calo rispetto alla precedente rilevazione. Anche se i numeri sono vicini a quelli del centrodestra, resta ancora una certa distanza che potrebbe rivelarsi decisiva in sede elettorale.

Astenuti e indecisi: quasi la metà degli italiani resta lontana dalle urne

Un altro dato allarmante riguarda il numero degli astenuti e degli indecisi, che si mantiene stabile al 45%. Questo significa che quasi un italiano su due oggi non saprebbe per chi votare o sceglie consapevolmente di non recarsi alle urne.

Un valore così elevato rappresenta un segnale importante per tutto il sistema politico: la disaffezione verso la politica e la mancanza di fiducia nei confronti dei partiti restano elementi cruciali da affrontare.

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