Il dato più eclatante riguarda il Partito Democratico, che continua il suo declino e oggi scende al 22%, segnando anche lui un calo dello 0,2%. La leadership di Elly Schlein appare sempre più messa in discussione, soprattutto per l’incapacità di aggregare le forze progressiste in modo coerente e credibile. Il “campo largo” non convince, e a beneficiarne è chi riesce a parlare in modo diretto all’elettorato deluso.
M5S in risalita: Conte avanza e stacca i dem a sinistra
Giuseppe Conte
e il suo Movimento 5 Stelle guadagnano lo 0,3% e raggiungono il 12,6%. Un segnale importante, che conferma come gli elettori alla ricerca di una forza realmente di opposizione stiano preferendo i grillini ai dem. Alla faccia dell’alleanza progressista.
Lega stabile, Forza Italia in calo
Nel centrodestra, la Lega di Matteo Salvini resta stabile all’8,2%, mentre Forza Italia guidata da Antonio Tajani perde lo 0,2% e si attesta all’8,1%. La componente moderata dell’alleanza di governo mostra segnali di debolezza, ma resta determinante nei numeri parlamentari.
Verdi e Sinistra crescono, Italia Viva si muove
Segnali positivi per Verdi e Sinistra Italiana, che crescono dello 0,2% e arrivano al 6,8%. Anche Italia Viva di Matteo Renzi sale al 2,2% (+0,2), mentre +Europa perde un decimale scivolando al 1,9%. Azione di Carlo Calenda è in leggera flessione: –0,1%, al 3,7%.
Altri partiti e indecisi
Le Altre Liste calano dello 0,2%, mentre resta invariata la quota di indecisi e astenuti, che rappresenta ancora una fetta consistente e silenziosa dell’elettorato. Il malcontento resta diffuso, ma non trova ancora un nuovo catalizzatore convincente.
Il sondaggio Mentana del 7 luglio 2025 conferma una leadership solida ma non inespugnabile di Giorgia Meloni, un crollo continuo del Pd sotto Elly Schlein, e una ripresa graduale del M5S. La fotografia è quella di una politica italiana frammentata, instabile e in cerca di nuovi equilibri.