Terremoto: nuova scossa di magnitudo 2.2 , è la terza in due giorni
Un nuovo evento sismico ha interessato la provincia di Caserta nella serata di sabato 17 maggio 2025. Precisamente alle ore 19:23, una scossa di terremoto di magnitudo 2.2 è stata rilevata dai sismografi dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), con epicentro localizzato nel comune di Sant’Angelo d’Alife, nel cuore dell’area montuosa del Matese. L’evento sismico è avvenuto a una profondità stimata di circa 9 chilometri e ha rappresentato il terzo episodio tellurico avvertito nella zona nell’arco di appena 48 ore.
Un sisma lieve ma avvertito dalla popolazione
Sebbene la magnitudo sia stata relativamente bassa e non siano stati riportati danni a cose o persone, la scossa è stata percepita dalla popolazione residente, soprattutto nei centri abitati più vicini all’epicentro. Alcuni cittadini hanno raccontato di aver avvertito un leggero tremolio, seguito da un boato lieve, soprattutto nei piani alti degli edifici. Nonostante l’assenza di conseguenze materiali, l’evento ha suscitato preoccupazione, anche per via del ripetersi delle scosse nell’area.
Il Matese torna a tremare: terzo evento sismico in due giorni
Questa non è stata la prima scossa a interessare il comprensorio del Matese nei giorni recenti. Nella giornata di venerdì 16 maggio, infatti, si sono verificate due ulteriori scosse nella stessa area. La prima, registrata alle ore 10:19 del mattino, ha avuto una magnitudo di 2.1 ed è stata localizzata nel territorio comunale di Baia e Latina, località non lontana da Sant’Angelo d’Alife. Anche in quel caso la scossa è stata avvertita dalla popolazione locale, sebbene non si siano registrati danni o feriti.
La seconda scossa del giorno è avvenuta nella serata di venerdì, alle ore 19:54, con epicentro a Raviscanina, altro comune del Casertano situato a breve distanza da Sant’Angelo d’Alife. Questa volta la magnitudo è stata leggermente superiore, pari a 2.6, ma con una profondità stimata molto inferiore: appena 1 km sotto la superficie terrestre. Questo fattore ha contribuito a rendere la scossa più percettibile rispetto a quella del mattino.
La situazione sismica nel Casertano e nell’area del Matese
L’area del Matese, situata tra la Campania e il Molise, è da tempo sotto osservazione da parte degli esperti dell’INGV. Questa zona è nota per la sua moderata attività sismica e rientra in quella che viene definita “area del Sannio-Matese”, una fascia sismogenetica dove periodicamente si verificano eventi tellurici, alcuni anche di rilevante entità.
Secondo gli studi dell’INGV, la sequenza sismica attualmente in corso ha avuto inizio nel dicembre 2013, con una scossa significativa registrata il 29 dicembre di quell’anno. Da allora, si sono susseguite numerose scosse di bassa e media intensità, tra cui alcune di magnitudo superiore a 4.0 e, in alcuni casi, anche di magnitudo 5.0. La profondità dei terremoti in quest’area può variare significativamente, arrivando anche a 20-22 km in alcune circostanze.
Nessun allarme, ma attenzione costante da parte degli esperti
Al momento, non vi sono indicazioni che lascino presagire un peggioramento della situazione o l’imminente arrivo di scosse più forti. Tuttavia, gli esperti dell’INGV mantengono alta l’attenzione e continuano a monitorare costantemente l’evoluzione della sequenza sismica in atto. Anche se i terremoti recenti sono stati di bassa intensità, il fatto che siano concentrati in un breve lasso di tempo suggerisce l’esistenza di una dinamica geologica attiva nella zona.
Le autorità locali, insieme alla Protezione Civile, sono state informate tempestivamente e, pur non avendo messo in atto misure straordinarie, raccomandano ai cittadini di seguire le normali precauzioni in caso di terremoto, soprattutto nei comuni dell’entroterra casertano.
Terremoti nel Matese: una storia già nota
Non è la prima volta che l’area del Matese viene interessata da sciami sismici. Nel corso degli ultimi decenni, diversi eventi hanno colpito la zona. La combinazione di faglie attive, caratteristiche geologiche particolari e la posizione geografica rendono questo territorio uno dei più monitorati dell’Italia centro-meridionale. In particolare, la catena montuosa del Matese, che si estende tra Campania e Molise, è soggetta a frequenti micro-scosse, che talvolta si intensificano in vere e proprie sequenze sismiche.
I comuni interessati: Sant’Angelo d’Alife, Baia e Latina, Raviscanina
I comuni maggiormente coinvolti in questa recente sequenza sismica sono tre: Sant’Angelo d’Alife, epicentro dell’ultima scossa; Baia e Latina, colpita nella mattinata di venerdì; e Raviscanina, interessata dall’evento sismico più intenso, con magnitudo 2.6. Tutti questi centri fanno parte del comprensorio del Parco Regionale del Matese, un’area protetta di grande valore naturalistico e paesaggistico, ma anche caratterizzata da una struttura geologica complessa.
I sindaci dei comuni coinvolti hanno invitato i cittadini alla calma, rassicurando sul fatto che non ci sono stati danni né criticità strutturali. Le scuole e le attività produttive hanno proseguito normalmente, anche grazie al fatto che le scosse si sono mantenute su livelli considerati “lievi” dalla scala Richter.
Cosa fare in caso di nuove scosse: le raccomandazioni
Anche se non si prevedono scosse più forti nell’immediato, è sempre utile ricordare alcune precauzioni fondamentali da adottare in caso di terremoto:
Evitare di utilizzare ascensori durante e subito dopo una scossa;
Rifugiarsi sotto tavoli robusti o in prossimità di pareti portanti;
Uscire all’aperto solo se le condizioni lo permettono e in sicurezza;
Tenere pronta una piccola borsa con documenti, torcia e acqua in caso di evacuazione;
Seguire le indicazioni ufficiali della Protezione Civile e delle autorità locali.