martedì, Aprile 1

Trump lancia l’ultimatum a Putin: è una furia, cosa sta succedendo

Trump minaccia nuovi dazi alla Russia: “Putin deve fermare la guerra in Ucraina”

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso apertamente la sua rabbia nei confronti di Vladimir Putin, avvertendo che, in assenza di un accordo per porre fine alla guerra in Ucraina, imporrà pesanti dazi sul petrolio russo. “Sono molto arrabbiato e deluso dalla Russia. Se non raggiungeremo un’intesa, scatteranno tariffe del 25% su tutto il petrolio russo a partire dal 2 aprile” ha dichiarato in un’intervista a NBC.

L’insofferenza di Trump nei confronti del leader del Cremlino nasce dalle recenti mosse di Mosca, che ha minato la posizione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky suggerendo un possibile governo di transizione. Per il presidente americano, un simile atteggiamento compromette la credibilità ucraina sul piano internazionale e rende ancora più difficile il raggiungimento di un accordo di pace.

Una possibile escalation economica tra Stati Uniti e Russia

Trump ha sottolineato che, se non ci sarà una soluzione diplomatica entro breve tempo, i nuovi dazi entreranno in vigore rapidamente. “Putin sa che sono infuriato. Ne parleremo nei prossimi giorni, ma se non ci sarà un passo concreto verso la pace, le conseguenze economiche per la Russia saranno pesanti” ha dichiarato. Nonostante le parole dure, Trump ha anche aggiunto che mantiene un “buon rapporto” con il presidente russo e che la sua ira potrebbe svanire rapidamente se Putin dimostrasse buona volontà.

L’amministrazione americana ha ribadito che la fine del conflitto in Ucraina è una priorità assoluta della politica estera di Trump. Per mesi, gli Stati Uniti hanno lavorato per mediare tra Kiev e Mosca, cercando di facilitare un compromesso che possa garantire sicurezza e stabilità nella regione. Un primo risultato è stato raggiunto con un accordo parziale per la sicurezza nella navigazione del Mar Nero e una limitata cessazione delle ostilità contro le infrastrutture energetiche.

Tuttavia, la fragile tregua continua a essere messa alla prova dai bombardamenti russi e dalle accuse reciproche di violazione degli accordi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto con forza un’azione decisa da parte dell’Occidente: “La Russia sta prolungando il conflitto. L’America, l’Europa e tutti i nostri alleati devono rispondere fermamente a questo attacco contro il nostro popolo” ha affermato, sottolineando che gli ultimi attacchi su Kharkiv hanno provocato vittime civili.

Trump tra Iran e la Groenlandia: nuove minacce e ambizioni territoriali

Parallelamente alla crisi ucraina, Trump ha inviato un chiaro messaggio anche all’Iran. “Se Teheran non accetterà un accordo sul nucleare, ci saranno bombardamenti come non ne hanno mai visti prima” ha minacciato il presidente americano, aggiungendo la possibilità di nuovi dazi punitivi. Nonostante i toni aggressivi, ha lasciato uno spiraglio per il dialogo, confermando che ci sono stati contatti indiretti attraverso l’Oman.

Ma l’ambizione di Trump non si ferma alle questioni geopolitiche legate a Ucraina e Iran. Il presidente ha ribadito il suo desiderio di annettere la Groenlandia agli Stati Uniti, una proposta che aveva già avanzato in passato e che continua a far discutere. “La Groenlandia sarà nostra al 100%” ha dichiarato senza mezzi termini durante l’intervista, lasciando intendere che l’America potrebbe persino prendere in considerazione l’uso della forza per ottenere il controllo dell’isola più grande del mondo.

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