Nel filmato si vede Macron avvicinarsi ai due leader, stringere calorosamente la mano a Zelensky e scambiare invece un saluto piuttosto freddo con Trump. Poi il presidente americano si rivolge al collega francese con queste parole, secondo l’interpretazione di Hickling:
“Vorrei che tu facessi così, ma non in questo modo… È una strategia molto interessante, hai delle rassicurazioni… Ma non sei nel posto giusto qui, fammi un favore, non dovresti essere qui…”.
Un messaggio inequivocabile, che ha costretto Macron a fare marcia indietro in modo piuttosto evidente.
La scena completa: anche una sedia “scompare”
Nel video si nota come, inizialmente, una terza sedia venga portata per Macron, come se fosse previsto che si unisse al colloquio. Ma dopo le parole di Trump e il suo gesto di “allontanamento”, la sedia viene portata via rapidamente.
Subito dopo, si intravede anche il premier britannico Keir Starmer, che fa una breve comparsa sullo sfondo, a testimonianza dell’intenso traffico di leader mondiali presenti a San Pietro in quei minuti cruciali.
Trump e il vertice con Zelensky: un incontro “blindato”
Il vertice tra Trump e Zelensky, secondo fonti americane, era stato pianificato con grande attenzione e considerato una tappa fondamentale nella nuova strategia Usa verso il conflitto russo-ucraino. Il presidente americano avrebbe ribadito a Zelensky la necessità di avviare negoziati concreti, con l’obiettivo di arrivare a una pace stabile e duratura.
Non è un mistero che Trump voglia mantenere il controllo diretto di ogni discussione strategica, senza intermediari o “interferenze” europee, soprattutto dopo le tensioni passate con Macron su diversi fronti geopolitici.
Le reazioni: imbarazzo francese, silenzio Usa
Al momento, dall’Eliseo non sono arrivate repliche ufficiali all’episodio, ma fonti diplomatiche parlano di “profondo imbarazzo” tra i collaboratori di Macron. Da parte americana, invece, massimo silenzio: né Trump né i suoi portavoce hanno commentato pubblicamente la scena, lasciando che il video parlasse da sé.
L’episodio segna l’ennesima dimostrazione del carattere diretto – e a volte brutale – del tycoon americano, soprattutto nei rapporti personali con gli altri leader mondiali.
Un precedente pesante nei rapporti tra Trump e Macron
Non è la prima volta che Trump e Macron si trovano su posizioni diametralmente opposte. Già durante il primo mandato di Trump, i due leader si erano scontrati duramente su dossier cruciali come il clima, la Nato e la gestione delle crisi internazionali. L’episodio di sabato sembra dunque inserirsi in una lunga serie di tensioni mai davvero sanate.
Resta da vedere se l’incidente di San Pietro avrà ripercussioni sui delicati equilibri tra Stati Uniti, Francia e Ucraina, in un momento storico in cui ogni dettaglio, anche il più simbolico, può fare la differenza.
Un gesto destinato a pesare
Le immagini che rimbalzano da Roma fanno già il giro del mondo. Trump ha dimostrato, ancora una volta, di voler condurre la diplomazia internazionale con il suo stile inconfondibile: diretto, senza filtri, e senza concessioni a chi prova a inserirsi dove non è stato invitato. E questa volta a pagarne il prezzo è stato uno dei leader europei più in vista, Emmanuel Macron.