Roberto Vannacci, vice-segretario della Lega ed europarlamentare, interviene con toni durissimi sulla mozione di sfiducia presentata contro la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e sulle indiscrezioni riportate da “Repubblica” secondo cui dietro l’iniziativa ci sarebbe un’influenza russa. «Un’ipotesi ridicola, una vera e propria teoria complottista», dichiara in esclusiva ad Affaritaliani.it.
“Putin non c’entra nulla. È solo democrazia”
Vannacci non usa mezzi termini: «Se questa mozione è stata la prima della legislatura, ho la quasi certezza che non sarà l’ultima. Putin non c’entra nulla. È una legittima procedura democratica che molti europarlamentari hanno giustamente adottato contro la peggiore presidente della Commissione europea di tutti i tempi».
L’eurodeputato leghista smonta le ricostruzioni sul presunto ruolo del Cremlino: «Dopo aver insabbiato il Qatar gate, lo Pfizer gate e il green gate, ora la sinistra prova a diffondere teorie complottiste assurde. Domani, se grandinerà, sarà colpa di Mosca. Ridicolo».
“Politiche sciagurate su green deal, tasse e agricoltura”
Secondo Vannacci, il vero problema è l’operato della Commissione guidata da von der Leyen: «Ha insistito nel perseguire politiche scellerate: dal green deal all’aumento del budget europeo, togliendo risorse agli Stati sovrani; dalle tasse ai tentativi di ridurre i fondi per l’agricoltura; dal suicidio energetico all’intolleranza. Contro tutto questo, ben venga la sfiducia».
L’attacco finale: “Picierno e la sinistra se ne facciano una ragione”
«Che von der Leyen, Picierno e la sinistra se ne facciano una ragione. Repubblica può continuare a imbrattare fogli di giornale nel grottesco tentativo di innescare timori complottisti. Noi andremo avanti», conclude il generale.
Un messaggio chiaro: la linea leghista è quella di proseguire nello scontro con Bruxelles, con la promessa di ulteriori iniziative politiche contro le politiche comunitarie attuali.