Tra le storie che emergono da questa catastrofe, una ha colpito particolarmente l’opinione pubblica: quella di Bhoomi Chauhan, giovane studentessa di economia aziendale residente a Bristol, in Inghilterra, che si è salvata per caso. Bhoomi si trovava in vacanza in India e avrebbe dovuto prendere proprio quel volo, l’AI171. Ma un ingorgo nel traffico le ha impedito di arrivare in tempo all’aeroporto.
“Ero frustrata e arrabbiata”, ha raccontato Bhoomi alla BBC. “Siamo arrivati meno di un’ora prima della partenza, e il personale della compagnia non mi ha permesso di imbarcarmi”. Dopo aver lasciato l’aeroporto sconsolata, la ragazza si è fermata a bere un tè, ancora ignara di ciò che sarebbe accaduto. Poi la telefonata: “Qualcuno mi ha chiamato per dirmi che l’aereo era precipitato. Non ci credevo. È stato un miracolo”.
L’aereo in fiamme pochi minuti dopo il decollo
Il volo era partito da Ahmedabad con destinazione Londra. Poco dopo il decollo, ha lanciato un segnale di emergenza prima di precipitare tra i palazzi residenziali, generando una palla di fuoco. Le immagini dell’impatto e dei soccorsi hanno fatto il giro del mondo, mentre le autorità continuano le operazioni di identificazione delle vittime e raccolta dei resti.
Il precedente: Hlasek salvato dal tennis nel 1998
La vicenda di Bhoomi ricorda quella del tennista Jacob Hlasek nel 1998. Allora, un volo Swissair da New York a Ginevra si schiantò nell’oceano uccidendo 229 persone. Hlasek sarebbe dovuto essere su quell’aereo, ma un cambio di programma all’ultimo minuto – un campo da tennis liberatosi – lo salvò. Perse il volo, ma non la vita.
Unico sopravvissuto: “Attorno a me solo cadaveri”
Tra i rottami del Boeing è stato ritrovato un unico sopravvissuto, Vishwash Kumar, ancora ricoverato in condizioni gravi. Le sue parole sono agghiaccianti: “Attorno a me c’erano solo pezzi d’aereo e corpi senza vita”. L’India piange una delle sue peggiori tragedie aeree degli ultimi decenni, mentre la compagnia Air India è sotto pressione per le indagini.