giovedì, Ottobre 2

Un nuovo sciame sismico nei Campi Flegrei: cosa è successo

Un nuovo sciame sismico

Il pomeriggio del 2 ottobre 2025 è stato segnato da un evento sismico che ha catturato l’attenzione della popolazione e degli esperti. Alle ore 16:38, i sismografi dell’Osservatorio Vesuviano hanno registrato una serie di scosse che hanno scosso l’area dei Campi Flegrei, una zona vulcanica di grande rilevanza geologica e abitata da migliaia di persone. Questo sciame sismico ha portato a una serie di eventi che hanno destato preoccupazione tra gli abitanti di Pozzuoli e delle zone limitrofe, come Napoli.

Le scosse avvertite dalla popolazione

La prima scossa significativa è stata avvertita alle 16:38, seguita da altre venti scosse che hanno avuto luogo in un breve lasso di tempo. La scossa più intensa ha raggiunto una magnitudo di 2.2, con un ipocentro localizzato a soli 3 chilometri di profondità. Questo valore, sebbene non devastante, è stato sufficiente a far tremare i vetri delle finestre e a generare un senso di allerta tra i residenti. In particolare, la scossa è stata percepita con maggiore intensità a Pozzuoli, il comune centrale della caldera, e in alcuni quartieri della periferia occidentale di Napoli, come Pianura e Bagnoli.

  • Scossa principale: magnitudo 2.2, profondità 3 km.
  • Altre scosse: almeno 20 eventi registrati, con magnitudo minima di 1.6.
  • Epicentro: via Cupa Cigliano, all’interno della caldera.

Il fenomeno del bradisismo

Questo sciame sismico non è un evento isolato, ma è parte di un fenomeno più ampio noto come bradisismo, che caratterizza l’area dei Campi Flegrei. Il bradisismo è un processo geologico che comporta oscillazioni verticali del suolo, che possono manifestarsi come sollevamenti o abbassamenti. Attualmente, l’area è in una fase di sollevamento, un fenomeno che è spesso accompagnato da un aumento dell’attività sismica. Le scosse registrate sono quindi il risultato delle tensioni generate dal movimento del magma e dei fluidi idrotermali nel sottosuolo.

Le reazioni della popolazione e delle autorità

La reazione della popolazione è stata immediata. Molti residenti hanno segnalato di aver avvertito un boato accompagnato dalla scossa di magnitudo 1.6, che ha contribuito a creare un clima di allerta. “È stato un momento di grande paura”, ha dichiarato un abitante di Pozzuoli. “La terra ha tremato e il rumore è stato assordante.” Questo tipo di rumore è comune nelle aree vulcaniche attive e può aumentare il senso di ansia tra gli abitanti, specialmente in un contesto già delicato come quello dei Campi Flegrei.

Monitoraggio e comunicazioni ufficiali

L’Osservatorio Vesuviano ha svolto un ruolo cruciale nel monitoraggio dell’attività sismica e nella comunicazione tempestiva degli eventi al Comune di Pozzuoli, guidato dal sindaco Luigi Manzoni. Le autorità locali sono state informate in modo da poter attuare le procedure di emergenza necessarie. È fondamentale che la popolazione sia costantemente informata riguardo alla situazione, per garantire la sicurezza e la preparazione in caso di eventi futuri.

Fenomeni superficiali e attività idrotermale

Oltre all’attività sismica, l’area dei Campi Flegrei è caratterizzata da fenomeni superficiali che indicano un’intensa attività idrotermale. Recentemente, sono state segnalate “bolle” nell’asfalto in via Antiniana, un segnale della fuoriuscita di gas e fluidi dal sottosuolo. Questi fenomeni sono spesso il risultato delle fratture e delle variazioni del livello della falda acquifera, che possono essere indotte dal sollevamento bradisismico.

  • Presenza di bolle nell’asfalto: indicativo di attività idrotermale.
  • Fenomeni superficiali legati alla dinamica del bradisismo.

Importanza della ricerca e del monitoraggio

I Campi Flegrei rappresentano un’area di primaria importanza per la ricerca vulcanica in Italia. La capacità di monitorare e interpretare con precisione i segnali sismici è fondamentale per la valutazione del rischio e la pianificazione delle emergenze. L’INGV, attraverso il suo lavoro, contribuisce significativamente alla sicurezza del territorio e alla protezione della popolazione, fornendo informazioni cruciali per la gestione di situazioni di crisi.

Riflessioni finali

Il recente sciame sismico nei Campi Flegrei è un promemoria della continua attività vulcanica della zona e della necessità di rimanere vigili. Gli eventi sismici, sebbene non sempre devastanti, possono avere un impatto significativo sulla vita quotidiana degli abitanti. La preparazione e la consapevolezza sono essenziali per affrontare eventuali emergenze future. Come possiamo garantire la sicurezza della popolazione in un’area così dinamica? La risposta risiede nella continua ricerca e nel monitoraggio attento delle attività sismiche e vulcaniche.

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