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Cani randagi o cinghiali selvatici potrebbero essere i responsabili diretti dell’aggressione; i segni sul corpo di Cutolo sono considerati compatibili con i morsi di questi animali. Non è escluso che l’uomo possa essere stato colto da un improvviso malore, che lo ha lasciato incosciente a terra, rendendolo vulnerabile agli attacchi successivi degli animali. Il Fatto Quotidiano+1
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Un’altra possibilità è che sia stato un attacco improvviso a provocare la caduta o la perdita di coscienza, con conseguenze fatali, prima che il corpo riportasse i morsi.
Indagini in corso e autopsia
È la Procura della Repubblica di Nola che ha disposto l’apertura di un’inchiesta per appurare la dinamica dell’accaduto. La salma è stata trasferita all’ospedale di Castellammare di Stabia, dove verrà eseguita l’autopsia. Corriere Napoli+2Il Fatto Quotidiano+2 Gli agenti del commissariato di San Giuseppe Vesuviano sono impegnati nell’indagare il caso, raccogliendo testimonianze nella zona, verificando se vi siano stati segnali recenti di branchi pericolosi, oppure segnalazioni di animali selvatici aggressivi. Virgilio.it+1
La zona dell’accaduto e il contesto ambientale
L’aggressione è avvenuta in un’area boschiva del Parco nazionale del Vesuvio, nei pressi di via Boscariello, un luogo che Cutolo conosceva bene. Frequentava spesso quei sentieri per raccogliere funghi, attività che lo legava profondamente al territorio. Virgilio.it+1 Nella zona sono presenti fauna selvatica, tra cui i cinghiali, e il fenomeno del randagismo è anch’esso motivo di preoccupazione per le autorità.
Reazioni della comunità
La notizia della morte improvvisa di Angelo Cutolo ha scosso profondamente la comunità di Ottaviano. Conosciuto come una persona riservata, abitudinaria, legata alla terra e ai boschi, il pensionato lascia un vuoto tra i suoi concittadini. Corriere Napoli+2Ottopagine+2 C’è dolore, ma anche domanda di chiarezza: la comunità attende che le indagini, l’autopsia e le verifiche delle autorità possano portare ad avere risposte certe su cosa realmente sia successo.
Perché questo caso solleva interrogativi
Questo episodio non è solo una tragica vicenda personale, ma solleva questioni più ampie:
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Sicurezza nei boschi — Gli ambienti naturali frequentati per attività come la raccolta di funghi possono diventare pericolosi se la fauna selvatica aggressiva o il randagismo non sono controllati.
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Protezione della fauna vs tutela delle persone — L’equilibrio tra conservazione dell’ambiente naturale e protezione delle persone che vivono vicino o all’interno di aree boschive è fragile.
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Prevenzione — Diventa fondamentale per le istituzioni locali informare e mettere in atto misure preventive, come segnaletica, allarmi, interventi di controllo del randagismo, presenza di guardie forestali.