«I facinorosi e i violenti sono i manifestanti che fanno capo alle vostre ideologie di sinistra. A Gallarate non c’è stato alcun disordine. A Milano invece sì: è dovuta intervenire la polizia e ci sono stati scontri. A Busto Arsizio gli anarchici hanno deturpato i muri.»
«Libertà sì, ma solo se siete d’accordo voi»
Nel suo intervento, Vannacci ha denunciato quella che definisce una contraddizione tipica della sinistra:
«La discussione di idee è sempre consentita, questa è libertà. Lei promuove libertà e inclusione, ma si dimostra intollerante verso chi non la pensa come lei.»
E il colpo finale arriva con il riferimento alla candidatura di Ilaria Salis:
«Dà il posto al Parlamento europeo a una signora che è indagata per aver spaccato la testa a un uomo in Ungheria solo perché la pensava diversamente. Ha commesso svariati reati. Questa è la sinistra che rappresenta lei.»
Una tensione politica che non accenna a calare
Lo scontro tra i due ha infiammato i social e riacceso il dibattito sulle modalità di confronto politico. Da una parte il racconto di una sinistra che si dice democratica ma viene accusata di violenza e doppio standard, dall’altra la denuncia di derive estremiste nella destra europea.
Una cosa è certa: il generale Vannacci ha colpito nel segno. E il dibattito sulle sue parole è appena cominciato.