venerdì, Luglio 4

Ilaria Salis e il libro venduto su Amazon: la replica alle accuse di Libero e l’attacco al governo italiano

Ilaria Salis risponde a Libero: “Non decido io dove viene venduto il libro”

Ilaria Salis

Dopo le polemiche sollevate da Libero Quotidiano sulla vendita del suo libro Vipera sulla piattaforma Amazon, Ilaria Salis ha deciso di replicare a modo suo: con un lungo e articolato post su X (ex Twitter), in cui tira in ballo Karl Marx, il capitalismo delle piattaforme, e chiama in causa anche il governo Meloni.

“Una piccola precisazione per i non addetti ai lavori: l’autrice non decide dove viene venduto il suo libro. I canali di distribuzione sono scelti dall’editore”, scrive Salis, eurodeputata di Alleanza Verdi e Sinistra. E aggiunge: “Colgo però l’occasione per parlare di un tema molto più grande e importante: il capitalismo delle piattaforme”.

“Il problema non è Amazon, ma il capitalismo”

Secondo Salis, il vero punto non è tanto l’essere su Amazon, ma il meccanismo economico che vi sta dietro: “In breve, si tratta di un sistema economico sviluppatosi con la diffusione di internet e delle tecnologie digitali, in cui alcune grandi imprese gestiscono piattaforme online che intermediano servizi, raccolgono dati e regolano le nostre relazioni sociali… estraendo enormi profitti da tutto ciò”.

Salis cita tra i protagonisti Amazon, Google, Apple, Meta, Microsoft, Netflix, tutti “quasi sempre americani”, sottolineando come queste aziende siano diventate vere e proprie “infrastrutture della vita quotidiana”. Secondo l’eurodeputata, queste piattaforme “offrono servizi talvolta utili, altre volte ci sommergono di cose superflue, persino fastidiose. In ogni caso, sono ovunque. Anche in questo momento ci stiamo parlando attraverso una piattaforma, e qualcuno si sta arricchendo grazie alla nostra interazione”.

L’attacco al governo italiano

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