venerdì, Luglio 4

Ilaria Salis e il libro venduto su Amazon: la replica alle accuse di Libero e l’attacco al governo italiano

Nel suo lungo post, Salis afferma che il vero nodo sta nella logica del profitto applicata ai bisogni collettivi. “Il contributo fiscale delle piattaforme è oggi irrisorio, del tutto sproporzionato rispetto al potere che esercitano e ai profitti che accumulano. E chi si oppone a una tassazione più giusta? Beh, il governo italiano, per esempio, sempre pronto a inchinarsi davanti ai ricchi e ai potenti di turno, specialmente se americani”.

Da qui, la sua proposta: “Da un lato, c’è la via del riformismo radicale, tassare pesantemente gli enormi profitti e redistribuirli sotto forma di servizi pubblici. Dall’altro, c’è un orizzonte più ambizioso: la socializzazione dei mezzi di produzione” – ovvero piattaforme digitali a proprietà pubblica o cooperativa, pensate per il bene comune e non per generare profitti.

“Nozze di Bezos? Una provocazione”

La questione è scoppiata dopo che Salis era intervenuta criticando pubblicamente il fasto del matrimonio tra Jeff Bezos e Lauren Sanchez a Venezia, definito da lei e altri attivisti “l’ennesima ostentazione di ricchezza e potere”. Il fatto che il suo libro fosse in vendita su Amazon ha scatenato l’ironia di Libero, che ha parlato di “coerenza a giorni alterni”.

La replica di Salis non ha tardato ad arrivare, ribadendo la necessità di non cadere nelle facili accuse e spostando il dibattito su un piano ideologico: “Il problema non è usare Amazon, ma cambiare il sistema che lo rende dominante”.

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