Stefano Argentino si è tolto la vita in carcere: impiccato con le lenzuola nel bagno della cella
Il 27enne Stefano Argentino, detenuto nel carcere Gazzi di Messina con l’accusa di femminicidio nei confronti di Sara Campanella, si è tolto la vita nel pomeriggio di mercoledì 6 agosto. Il giovane si sarebbe impiccato con le lenzuola nel bagno della cella, mentre il compagno con cui condivideva lo spazio non si sarebbe accorto di nulla.
Il suicidio nel bagno della cella
Secondo le prime ricostruzioni, Argentino avrebbe approfittato di un momento di solitudine per portare a termine un proposito che aveva già manifestato da tempo. Si sarebbe chiuso nel piccolo bagno della cella, dove si trovava insieme ad altri tre detenuti. Due di loro erano fuori per l’ora d’aria, mentre il terzo – un uomo anziano – non si sarebbe accorto di nulla.
Il giovane avrebbe usato le lenzuola fornite dalla madre durante un colloquio precedente. Il corpo è stato scoperto da un agente della polizia penitenziaria, che ha dato immediatamente l’allarme. Inutili i tentativi di rianimazione: il decesso è stato confermato poco dopo.
Un processo imminente e una perizia negata
Argentino si era già dichiarato colpevole dell’omicidio della 21enne Sara Campanella, studentessa universitaria originaria di Misilmeri (Palermo). L’omicidio, avvenuto il 31 marzo, aveva scosso profondamente l’opinione pubblica. A settembre sarebbe iniziato il processo con rito immediato. L’accusa gli contestava premeditazione e crudeltà, sostenendo che il movente fosse legato al rifiuto della ragazza di riallacciare i rapporti con lui.