lunedì, Settembre 29

Ilaria Salis, oggi il voto sulla revoca dell’immunità: la relazione che la inchioda

Ilaria SalisBruxelles, 23 settembre 2025

– Giornata cruciale per Ilaria Salis. Questa mattina la commissione Affari legali (Juri) del Parlamento europeo vota la richiesta di revoca dell’immunità all’eurodeputata di Avs, detenuta in Ungheria.

La relazione firmata dall’eurodeputato spagnolo del PPE, Adrian Vazquez Lazara, non lascia spazio a dubbi: «Il Parlamento non ha riscontrato alcuna prova di fumus persecutionis», ossia di un intento politico dietro il procedimento giudiziario ungherese.

Il braccio di ferro politico

La partita è altamente politica. Da un lato sinistra, Verdi e gruppo The Left, di cui fa parte Salis, determinati a salvarla. Dall’altro, destre, Conservatori e Popolari favorevoli alla revoca. Il voto segreto, ottenuto ieri su richiesta dei Verdi, rende il verdetto ancora più incerto. Per mantenere l’immunità servono almeno 13 voti contrari alla revoca: al momento la sinistra ne conta 11, con la speranza di strappare due franchi tiratori nel PPE.

I fatti contestati in Ungheria

La relazione ricorda che l’immunità parlamentare tutela le attività connesse al mandato, ma i fatti contestati a Salis sono precedenti alla sua elezione. Risalgono al 10 e 11 febbraio 2023, quando avrebbe preso parte a Budapest agli «attacchi in occasione della Giornata dell’Onore». Le accuse sono pesanti: tentate lesioni aggravate potenzialmente letali, in due casi come coautrice e in un caso come complice.

Contestata anche l’appartenenza a un’organizzazione antifascista indicata come terroristica dopo i fatti.

Le posizioni dei partiti italiani

Fratelli d’Italia e Lega hanno annunciato voto favorevole alla revoca dell’immunità. Il Partito democratico, invece, si schiera a difesa di Salis. La vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno ha scritto ai colleghi chiedendo di respingere la richiesta, sottolineando come «lo stato di diritto in Ungheria si sia progressivamente deteriorato» e che le accuse contro l’eurodeputata «sono il riflesso di una giustizia che non risponde più agli standard europei».

Il voto finale in plenaria

Il relatore Vazquez Lazara ha ricordato che il voto di oggi sarà solo indicativo. La decisione definitiva arriverà con la plenaria del 7 ottobre, a maggioranza semplice. Nel frattempo la tensione resta altissima: da un lato la difesa dei diritti di un’eurodeputata, dall’altro il peso delle accuse ungheresi. Un verdetto che rischia di avere conseguenze politiche pesanti, sia a Bruxelles che in Italia.

Continua a leggere per scoprire maggiori dettagli.