martedì, Ottobre 14

Elezioni regionali Toscana 2025: Eugenio Giani rieletto presidente, flop Lega e Vannacci. Schlein: “Una vittoria che smentisce i gufi”

La Toscana resta saldamente nelle mani del centrosinistra. Eugenio Giani è stato rieletto presidente della Regione con una netta affermazione che lo porta oltre il 55% dei voti. Battuti Alessandro Tomasi (centrodestra) e Antonella Bundu (Toscana Rossa), fermi rispettivamente al 40% e al 5%.

Le urne si sono chiuse alle 15 dopo due giorni di voto, e lo scrutinio nelle 3.922 sezioni ha subito confermato la tendenza: la Toscana, storicamente “rossa”, ha scelto di continuare nel solco del governo progressista. L’affluenza si è fermata al 47,6%, minimo storico per la regione, con un calo di circa 15 punti rispetto al 2020.

Giani: “Grazie Toscana, vi amo”

Il governatore uscente ha celebrato la vittoria con un messaggio semplice ma carico di emozione pubblicato su Instagram: “Sono emozionato. Grazie Toscana, vi amo!”. La frase è stata accompagnata da una foto in cui sventola la bandiera con il logo della sua lista ‘Giani Presidente’.

Con il 54–56% dei consensi, Giani consolida la sua posizione e garantisce al centrosinistra almeno 24 seggi su 40 nel nuovo Consiglio regionale, grazie al premio di maggioranza previsto dalla legge elettorale toscana.

Schlein esulta: “Una vittoria che ci dà speranza”

Alle 18:10, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha festeggiato a Firenze accanto al governatore riconfermato: “Voglio ringraziare Eugenio Giani per questa splendida gioia, ringraziare tutta la coalizione progressista. È una vittoria che ci dà gioia e speranza: chi dichiarava la fine della coalizione oggi è smentito dai fatti”.

Il Pd si conferma primo partito con il 35,1%, seguito dalla Lista Giani – Casa Riformista (Italia Viva) all’8,7%, Alleanza Verdi Sinistra al 7,7% e Movimento 5 Stelle al 5,5%. Complessivamente, il campo progressista supera il 55% dei consensi.

Centrodestra in crisi, flop per la Lega e Vannacci

Il centrodestra si ferma al 40%, con Fratelli d’Italia al 23,5% e Forza Italia al 6,6%. Crolla invece la Lega, che non supera il 5%, risultato definito un “flop” persino dagli alleati. Responsabile della campagna elettorale era il generale Roberto Vannacci, che a caldo ha commentato: “Chi vota ha sempre ragione e i toscani si sono espressi. Continuerò a lavorare per gli italiani e per i toscani”.

Il vicesegretario della Lega ha poi aggiunto: “Servono più sicurezza, più sviluppo, più agricoltura e meno tasse. Sono uno dei pochi che non cambia per compiacere l’elettorato: barra sempre a dritta”. Ma il suo nome resta al centro del dibattito politico anche per una possibile candidatura alle elezioni regionali in Puglia del prossimo novembre.

Conte e il M5s dietro Renzi

Le elezioni toscane segnano anche una sconfitta per il Movimento 5 Stelle, che con il 5% viene superato da Italia Viva. Un risultato che conferma le difficoltà del partito di Giuseppe Conte nel Sud e nel Centro Italia. “Finisce malissimo per Conte e i 5 Stelle”, scrivono gli analisti di The Social Post.

Nardella: “La Toscana ha invertito la rotta”

L’eurodeputato Pd Dario Nardella ha commentato su La7: “Questa vittoria può essere una bella spinta per Puglia, Campania e Veneto. La Toscana ha invertito la rotta e ci farà dimenticare presto le sconfitte di Marche e Calabria”.

Il messaggio di Giorgia Meloni prima del voto

Durante la chiusura della campagna elettorale, la premier Giorgia Meloni aveva invitato i suoi a non dare per scontata la sconfitta: “La nostra storia dimostra che niente è già scritto, noi siamo nati per stravolgere i pronostici”. Tuttavia, la Toscana si è confermata un territorio difficile per la destra, e la “candidatura del cambiamento” di Tomasi non è bastata a ribaltare gli equilibri.

Record negativo di affluenza

Con il 47,58% di affluenza, la Toscana tocca un minimo storico, peggio perfino del 2015 (48,28%). L’astensione è stata trasversale, ma non ha alterato gli equilibri: il centrosinistra mantiene il controllo della Regione, anche se con un elettorato meno partecipativo.

Conclusione

La vittoria di Giani consolida il campo progressista e apre una nuova fase per il Pd e i suoi alleati, mentre il centrodestra dovrà riflettere su una sconfitta che pesa soprattutto sulla Lega e sul futuro politico di Roberto Vannacci. Per la Toscana, la conferma del governatore segna la continuità con una tradizione politica che, ancora una volta, resiste al vento del cambiamento.

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