sabato, Ottobre 18

Carabinieri uccisi, Crosetto ai funerali di Stato: “Il nome dei giusti è scritto nella roccia della Repubblica”

Ai funerali di Stato per il sottotenente Marco Piffari, il maresciallo Valerio Daprà e l’appuntato scelto Davide Bernardello, il ministro della Difesa Guido Crosetto pronuncia un discorso destinato a restare: «L’Italia è qua e si raccoglie in un profondo dolore», promettendo che la memoria dei caduti resterà incisa «nella roccia della Repubblica».

Il saluto dello Stato: dolore e promessa di memoria

Nella cattedrale gremita, accanto ai familiari e ai colleghi dell’Arma, le più alte cariche istituzionali hanno reso omaggio ai tre carabinieri morti nell’esplosione a Castel d’Azzano (Verona). Crosetto ha detto: «Giorni che nessuno di noi vorrebbe vivere. L’Italia è qua e si raccoglie in un profondo dolore, in omaggio a tre uomini, tre carabinieri, tre servitori dello Stato».

Il ministro ha rivolto un abbraccio ideale a tutti i militari in servizio «in Italia e all’estero», ringraziando le famiglie per il sacrificio e riconoscendo che «non ci sono parole» capaci di colmare il vuoto. Poi l’impegno solenne: «Il nome dei giusti, di chi è morto per la patria, è scritto nella roccia della memoria della Repubblica e viene onorato, ricordato».

«Presente!»: il rito della memoria collettiva

Nella parte più evocativa del discorso, Crosetto ha contrapposto la memoria effimera degli individui a quella, duratura, delle istituzioni. Vediamo le sue parole nella prossima pagina.

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