martedì, Ottobre 21

Garlasco, la zia di Chiara Poggi nel mirino: “choc alle Iene”

GARLASCO, LA ZIA DI CHIARA POGGI NEL MIRINO: “CHOC A LE IENE”

Il delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007, torna sotto i riflettori grazie alla puntata speciale di Le Iene Inside, trasmessa su Italia 1. Il programma d’inchiesta, noto per il suo approccio diretto e per la capacità di portare alla luce dettagli inediti, ha dedicato un approfondimento esclusivo alla tragica morte di Chiara Poggi, uccisa nella villetta di famiglia di via Giovanni Pascoli, a Garlasco, in provincia di Pavia.

Nel corso della trasmissione, emergono nuove testimonianze provenienti da persone che, a quanto risulta, non si conoscerebbero tra loro, ma che condividono ricordi riferiti proprio a quella drammatica mattina. Le dichiarazioni raccolte potrebbero riscrivere alcuni passaggi temporali della vicenda e accendono i riflettori su un nome già noto ma finora rimasto ai margini delle indagini: Maria Rosa Poggi, zia della vittima.

Chi è Maria Rosa Poggi: la zia di Chiara al centro dell’attenzione

Maria Rosa Poggi

è la sorella del padre di Chiara e madre delle gemelle Cappa. La donna è tornata al centro della discussione pubblica dopo che alcune testimonianze l’avrebbero collocata, la mattina del delitto, nei pressi dell’abitazione della nipote. Si tratta di un dettaglio mai confermato ufficialmente, ma che oggi riemerge con forza, alimentando interrogativi e curiosità su quella giornata che cambiò per sempre la vita della famiglia Poggi.

Il racconto di una testimone: “Quell’auto usciva a tutta velocità da via Giovanni Pascoli”

Tra le testimonianze citate da Le Iene Inside, spicca quella di una abitante del quartiere, oggi deceduta, che raccontò di essere stata quasi investita da un’auto in fuga proprio lungo via Giovanni Pascoli, la stessa strada dove abitava la famiglia Poggi.

Secondo quanto riferito, alla guida del veicolo si sarebbe trovata una donna riconosciuta in Maria Rosa Poggi. L’auto, secondo la testimone, usciva a grande velocità dalla via pochi minuti dopo l’orario in cui gli inquirenti collocarono l’aggressione a Chiara. Questo racconto, sebbene mai verificato da riscontri oggettivi, resta uno dei dettagli più discussi tra gli appassionati di cronaca nera e gli osservatori del caso.

La versione di Maria Rosa Poggi: “Ero al supermercato, ho pagato con la carta”

Maria Rosa Poggi ha sempre respinto ogni ipotesi di presenza in via Giovanni Pascoli quella mattina. La zia di Chiara ha dichiarato di essere uscita per fare la spesa in un supermercato della zona, precisando di aver effettuato un pagamento con carta di credito — dettaglio che, secondo la sua versione, dovrebbe costituire un alibi certo.

Tuttavia, la puntata di Le Iene Inside ha rivelato che questa versione non trova conferma diretta da parte dell’ex direttore del punto vendita, che non avrebbe alcun ricordo di aver visto Maria Rosa quel giorno. L’uomo, però, ha anche sottolineato che ciò non prova nulla: il supermercato era molto frequentato e non sarebbe possibile ricordare ogni singolo cliente.

Le parole dell’ex direttore del supermercato

Nel servizio di Italia 1, l’ex direttore ha spiegato ai microfoni di Le Iene che non può escludere la presenza della donna nel negozio. “Non la ricordo, ma questo non significa che non ci sia stata”, ha dichiarato, evidenziando la difficoltà di dare valore assoluto ai ricordi a distanza di tanti anni. Il programma ha cercato di ricostruire anche la traccia del presunto pagamento elettronico, ma non sarebbe emersa alcuna conferma ufficiale nelle registrazioni disponibili.

La testimonianza della cassiera e il mistero dello scontrino

Un altro tassello della vicenda riguarda la cassiera di turno la mattina del delitto. Inizialmente, la donna avrebbe affermato di non ricordare la presenza di Maria Rosa Poggi alla cassa, ma in un secondo momento avrebbe parlato di uno scontrino compatibile con l’orario indicato dalla zia di Chiara.

Resta però impossibile verificare se quello scontrino appartenesse effettivamente a lei, poiché mancano elementi identificativi certi. Questo aspetto, seppur secondario rispetto al quadro generale del caso, aggiunge ulteriore complessità a un racconto già fitto di contraddizioni e punti irrisolti.

Nessuna indagine a carico di Maria Rosa Poggi o delle figlie

Nonostante l’eco mediatica suscitata dal servizio televisivo, va sottolineato che Maria Rosa Poggi e le figlie non risultano indagate. Le testimonianze riportate rappresentano spunti giornalistici, ma non hanno valore probatorio né hanno riaperto formalmente il fascicolo giudiziario.

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