L’ipotesi di elezioni anticipate in Ucraina, fino a pochi giorni fa considerata fantapolitica, prende forma dopo le parole di Volodymyr Zelensky. Da Roma, al termine degli incontri con Papa Leone XIV e Giorgia Meloni, il presidente ucraino ha aperto alla possibilità di avviare un processo elettorale che porti il Paese al voto «entro 60-90 giorni», se gli Stati Uniti garantiranno le condizioni di sicurezza necessarie anche sotto la legge marziale.
Un annuncio che arriva mentre l’Ucraina è ancora nel pieno della guerra e mentre la politica interna, “anestetizzata” da quasi quattro anni di invasione russa, è attraversata da uno dei momenti più delicati della leadership di Zelensky: il crollo nei sondaggi e lo scoppio dello scandalo corruzione che ha coinvolto ministri e membri del suo staff più vicino.

Zelensky in caduta: solo un ucraino su cinque lo rivoterebbe
Secondo un nuovo sondaggio del Kyiv Independent, condotto tra il 13 e il 28 novembre, Zelensky raccoglierebbe al primo turno delle ipotetiche presidenziali solo il 20,3% dei voti. Un dato che fotografa un calo netto rispetto al 24,3% registrato a ottobre, prima dell’esplosione completa delle inchieste per corruzione che hanno portato alla rimozione di due ministri e delle dimissioni del suo potentissimo capo di gabinetto, Andriy Yermak.
Nonostante il tracollo, Zelensky resta comunque il candidato più popolare. Ma solo perché, ad oggi, non esiste un vero contendente politico ufficiale: solo nomi ipotizzati, scenari e speculazioni che i sondaggisti provano a misurare.
Zaluzhny, l’ex comandante dell’esercito, insidia la leadership
Il nome più forte è quello di Valerii Zaluzhny, ex comandante in capo delle forze ucraine, rimosso da Zelensky nel febbraio 2024 e mandato a Londra come ambasciatore. Una mossa che molti hanno interpretato come un tentativo di allontanarlo dai riflettori e dalle sue crescenti ambizioni politiche.
Zaluzhny, molto popolare tra i soldati e tra i civili che lo considerano uno degli artefici della resistenza ai primi attacchi russi, raccoglierebbe oggi il 19,1% dei consensi (+3% rispetto al mese precedente).


















