Omicidio Liliana Resinovich: Visintin indagato, nuova perizia cambia tutto
Trieste torna sotto i riflettori per una delle vicende più controverse degli ultimi anni: la morte di Liliana Resinovich. A distanza di oltre tre anni dal tragico ritrovamento del corpo, la Procura ha deciso di iscrivere Sebastiano Visintin, marito della vittima, nel registro degli indagati per omicidio volontario.
Da suicidio a omicidio: la perizia che cambia tutto
Quando il corpo di Liliana venne trovato il 5 gennaio 2022, dopo 21 giorni dalla sua scomparsa, la prima autopsia parlò chiaramente di suicidio. Ma le ombre su quel referto non si sono mai dissolte. Ora una nuova perizia ribalta completamente lo scenario: sul corpo ci sarebbero lesioni compatibili con un’aggressione, non con un atto autoinflitto.
Da qui la riapertura delle indagini e un clamoroso sviluppo: il sequestro di oggetti sospetti nella casa di Visintin, tra cui forbici, lame e un maglione che potrebbe contenere tracce determinanti per le indagini.
Visintin in tv mentre il caso esplode
Nel frattempo, l’uomo ha continuato ad apparire sui media. Ha partecipato a trasmissioni, rilasciato interviste, persino pubblicato video di escursioni in bici. Tutto questo mentre la pressione attorno alla sua figura cresceva a dismisura.