Secondo Gianluigi Nuzzi, conduttore di “Quarto Grado”, Visintin sarebbe “un narciso, attratto dai riflettori, pieno di contraddizioni e omissioni”. Un’immagine che si scontra con quella dell’uomo affranto e sofferente mostrata per anni in tv.
Il sospetto del fratello e l’intervento di Del Debbio
A gettare benzina sul fuoco anche le parole del fratello di Liliana, che in un’intervista ha detto chiaramente: “Indagate anche sui parenti di Visintin, sul figlio… Indagateci tutti, ma scoprite la verità”.
Durante “Dritto e Rovescio”, condotto da Paolo Del Debbio, Nuzzi ha aggiunto un’ulteriore bordata: “Abbiamo una magistratura che dopo tre anni dice: ‘Ci siamo sbagliati. Non era un suicidio, era omicidio’”. Un’affermazione che ha scatenato l’applauso in studio.
Un caso tutt’altro che chiuso
Visintin continua a proclamarsi innocente. Ma i nuovi elementi emersi, uniti alla perizia e alle contraddizioni mai chiarite, rischiano di stravolgere completamente il corso della giustizia.
Come finirà questo intricatissimo giallo? L’opinione pubblica si divide, ma una cosa è certa: qualcuno, prima o poi, dovrà pagare per la morte di Liliana Resinovich.