Zelensky mette in guardia:
Zelensky mette in guardia: “Non posso garantire la sicurezza dei leader alla parata del 9 maggio a Mosca”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un duro avvertimento alla comunità internazionale, esprimendo forti timori riguardo alla sicurezza dei capi di Stato attesi a Mosca per le celebrazioni del prossimo 9 maggio.
In quella data, la Russia celebrerà l’80º anniversario della vittoria sovietica contro la Germania nazista, un evento altamente simbolico per il Cremlino. Tuttavia, secondo Zelensky, la manifestazione potrebbe essere utilizzata come palcoscenico per provocazioni orchestrate da Mosca, con l’obiettivo di accusare falsamente l’Ucraina.
Un allarme internazionale: il rischio di provocazioni russe
Nel suo intervento, Zelensky è stato chiaro: “Non posso garantire la sicurezza dei leader stranieri che parteciperanno alla parata a Mosca”. Le sue parole lasciano intendere la possibilità concreta di atti violenti o attentati sotto falsa bandiera, che la Russia potrebbe attribuire all’Ucraina per rafforzare la sua narrativa di vittima del conflitto. Incendi, esplosioni o altri incidenti potrebbero dunque essere strumentalizzati per giustificare ulteriori azioni militari o per alimentare la propaganda interna ed esterna.
Questo tipo di strategia non sarebbe nuovo, ha sottolineato Zelensky, ricordando come sin dall’inizio della guerra la Russia abbia fatto largo uso della disinformazione e della guerra ibrida. La tattica di manipolare eventi per influenzare l’opinione pubblica e la diplomazia internazionale è stata una costante del conflitto scoppiato nel febbraio 2022 con l’invasione russa dell’Ucraina.
Un messaggio rivolto ai leader mondiali
L’accusa del presidente ucraino non si limita al governo russo, ma coinvolge anche i Paesi che hanno scelto di partecipare alle celebrazioni a Mosca. Secondo Zelensky, la presenza dei leader stranieri alla parata potrebbe essere interpretata come un gesto di legittimazione del regime di Vladimir Putin, soprattutto da parte di quei Paesi che non hanno mai preso una posizione netta contro l’aggressione russa.
La data del 9 maggio, conosciuta come il Giorno della Vittoria in Russia, è da sempre utilizzata per rafforzare il patriottismo e glorificare il potere militare del Paese. Tuttavia, quest’anno, nel contesto della guerra in Ucraina, l’evento assume una valenza profondamente politica e rischia di diventare una piattaforma per la propaganda del Cremlino.
Chi saranno i leader presenti alla parata del 9 maggio
Stando alle fonti ufficiali, circa 20 capi di Stato sono attesi alla parata militare a Mosca. Tra le presenze più rilevanti spiccano quelle del presidente cinese Xi Jinping, del presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, e dei leader di nazioni alleate storicamente vicine alla Russia come Bielorussia, Kazakistan, Cuba e Venezuela.
Questa partecipazione di figure chiave del panorama geopolitico internazionale rappresenta un tentativo da parte di Putin di rompere l’isolamento diplomatico in cui la Russia si trova da oltre due anni. Le sanzioni economiche e le condanne ufficiali non hanno però impedito a Mosca di mantenere legami strategici con diversi Paesi, soprattutto in Asia, America Latina e Medio Oriente.