Nel rapporto, l’AAIB sottolinea l’importanza della vigilanza costante e della comunicazione tra equipaggio e controllori di volo: “Le distrazioni e le decisioni rapide, non supportate da un’adeguata attenzione, possono portare facilmente alla perdita di controllo di un velivolo, anche per brevi periodi di tempo”. Una lezione che vale non solo per Ryanair, ma per tutta l’aviazione civile internazionale.
Sono previste sanzioni per i piloti? Il rapporto non chiarisce
Il documento dell’AAIB non specifica se, a seguito dell’incidente, siano state adottate misure disciplinari nei confronti dei piloti coinvolti o dei controllori di volo. Tuttavia, fonti vicine all’indagine fanno sapere che la compagnia Ryanair ha avviato una verifica interna per esaminare il rispetto delle procedure operative standard (SOP) da parte dell’equipaggio.
In casi simili, è prassi che vengano adottati programmi di formazione supplementare per i piloti e controllori, al fine di evitare il ripetersi di episodi simili. Ryanair, interpellata da vari media britannici, ha preferito non commentare ufficialmente, limitandosi a rassicurare sull’impegno costante per garantire la sicurezza dei passeggeri.
Gli episodi simili: incidenti evitati per un soffio
Quello del Boeing Ryanair non è l’unico caso recente di perdita di quota non autorizzata. Eventi simili si sono verificati negli ultimi anni, sempre causati da distrazioni in cabina di pilotaggio o da malintesi nella comunicazione con il controllo del traffico aereo.
Secondo l’International Civil Aviation Organization (ICAO), gli incidenti di tipo “Level Bust” rappresentano una delle principali cause di airprox, ovvero situazioni in cui si verifica una separazione minima tra due velivoli, con il rischio di collisione.