Il possibile movente? “Si parla di situazioni inquietanti scoperte da Chiara all’interno della comunità di Garlasco. Ma è uno scenario difficile da provare: all’epoca fu analizzato tutto della sua vita, senza trovare nulla di simile”.
L’incidente probatorio e la strategia della Procura
Infine, sull’udienza del 16 maggio a Pavia, Bruzzone osserva: “L’accelerazione non è casuale. L’obiettivo è aumentare la pressione, ma la tensione non è mai una buona consigliera. Serve cautela. Ci sono molti tasselli che ancora non combaciano”.
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