domenica, Agosto 10

“Sembra scritta da Putin”: bufera sul M5S per la mozione sul gas russo

Filippo Sensi, senatore del Partito Democratico, ha definito la proposta “irricevibile” e “sconvolgente”, soprattutto in un momento in cui Kiev continua a subire pesanti bombardamenti da parte dell’esercito russo. “È inaccettabile che venga presentata oggi una simile risoluzione”, ha dichiarato sui social.

Anche altri esponenti del centrosinistra si sono detti preoccupati per la piega presa dalle posizioni del M5S in politica estera, giudicate sempre più ambigue e distanti dalle linee europeiste.

La visione internazionale del M5S: Iran, Palestina e Rearm Eu

Il documento presentato dai Cinquestelle non si limita alla questione energetica. Il M5S propone anche di non autorizzare l’uso delle basi militari italiane per eventuali azioni militari statunitensi contro l’Iran, segnando un chiaro segnale di distacco dalla politica atlantista.

Inoltre, chiede il riconoscimento della Palestina come Stato sovrano entro i confini del 1967, con Gerusalemme come capitale condivisa, e spinge per un embargo totale contro Israele, accusato di genocidio nella Striscia di Gaza. Una posizione che ha già acceso ulteriori tensioni.

Verso Bruxelles con lo sguardo alla difesa europea

Infine, il M5S si dice contrario al piano Rearm Eu, sostenendo invece la necessità di reinvestire nella sanità e nella produzione interna. Tuttavia, non rifiuta l’idea di un progetto di difesa comune europea, a patto che sia alternativo alle logiche belliche e non subordinato alla NATO.

Con queste premesse, i pentastellati si preparano a protestare a Bruxelles, mentre in Italia il clima resta incandescente. Una domanda, però, rimane aperta: quanto sarà sostenibile questa posizione ambigua tra pacifismo, sovranismo energetico e rottura con gli alleati occidentali?

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