Il vertice Sco di Tianjin
Il 25° vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco) si è aperto a Tianjin con la presenza di oltre venti capi di Stato e di governo. Tra questi, il presidente cinese Xi Jinping, il leader russo Vladimir Putin, il premier indiano Narendra Modi, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian e quello turco Recep Tayyip Erdogan. Una cornice che conferma il crescente peso geopolitico dell’organizzazione, fondata nel 2001 come piattaforma alternativa alla Nato.
Putin: «La crisi ucraina nasce da un colpo di Stato»
Intervenendo in plenaria, Vladimir Putin ha ribadito la sua narrativa sul conflitto in Ucraina. «Non è scaturito da un’invasione, ma da un colpo di Stato a Kiev del 2014, provocato e sostenuto dall’Occidente», ha dichiarato il presidente russo.
Secondo Putin, i «continui tentativi occidentali di trascinare l’Ucraina nella Nato» hanno rappresentato «una minaccia diretta alla sicurezza della Russia» e una delle principali cause del conflitto.
Il leader del Cremlino ha quindi riaffermato la posizione russa: «Per risolvere la crisi è necessario affrontare le cause e ristabilire l’equilibrio di sicurezza. Nessun Paese può garantire la sua sicurezza a spese di altri». Putin ha inoltre ringraziato Cina e India per i loro «sforzi costruttivi» verso una soluzione negoziale, ricordando anche di aver discusso con Xi Jinping e altri leader gli esiti del recente vertice di Ferragosto in Alaska con Donald Trump.
Il discorso di Xi: «No a egemonismo e politica della forza»
Il presidente cinese Xi Jinping ha aperto i lavori con un discorso programmatico, in cui ha criticato duramente «l’egemonismo e la politica della forza» e ha invitato i leader presenti a «aderire all’equità e alla giustizia», opponendosi alla «mentalità della Guerra Fredda» e al «confronto tra fazioni».
«Il mondo – ha detto Xi – è attraversato da turbolenze e cambiamenti. Dobbiamo resistere al comportamento prepotente, promuovere la cooperazione e rispettare le differenze». Il leader cinese ha poi rilanciato l’obiettivo di «rafforzare la Belt and Road Initiative» e di valorizzare il potenziale commerciale e industriale della Sco, definendo il gruppo «un pilastro di stabilità e cooperazione in Eurasia».
Le posizioni dell’India
Durante un bilaterale con Putin, il premier indiano Narendra Modi ha sottolineato la necessità di «porre fine quanto prima al conflitto in Ucraina» e di «stabilire una pace duratura». Modi ha accolto con favore i «recenti sforzi per la pace» e ha aggiunto che «questo è l’appello di tutta l’umanità».