lunedì, Settembre 29

Elezioni regionali Marche 2025: Acquaroli allunga su Ricci, centrodestra al 54% secondo La7

Acquaroli in netto vantaggio secondo le proiezioni

Alle elezioni regionali nelle Marche 2025, le prime proiezioni confermano un quadro ormai chiaro: Francesco Acquaroli, governatore uscente sostenuto dal centrodestra, è in vantaggio consistente sul rivale Matteo Ricci, candidato del centrosinistra e del campo largo.

Secondo la seconda proiezione Swg per La7 (copertura campione 18%), le coalizioni si attestano così:

  • Centrodestra: 54,30%
  • Centrosinistra: 42,50%

A livello di candidati, Acquaroli è dato al 52,2%, mentre Ricci si ferma al 44,5%. Il divario si allarga rispetto agli exit poll iniziali, che indicavano un testa a testa più stretto.

FdI primo partito, Pd staccato

schlein meloni

Nelle liste, Fratelli d’Italia è il primo partito con il 24,1%, seguito dal Pd al 20%. Dentro la coalizione del centrodestra si distinguono anche Forza Italia al 9% e la Lega all’8,7%. Gli alleati minori si distribuiscono tra I Marchigiani (5,4%), Civici Marche (3,1%), Noi Moderati (2,2%) e Udc (1,8%).

Nel campo largo, oltre al Pd, spicca la Lista Ricci al 6,7%, il M5S al 5,8% e Avs al 4,4%. Gli altri alleati oscillano tra l’1,3% e il 2,5%.

Atmosfera nei comitati e prime reazioni

Al comitato di Acquaroli prevale ottimismo crescente, anche se dal quartier generale si ribadisce prudenza in attesa di dati più consolidati. Maurizio Gasparri (Forza Italia) ha già parlato di “affermazione chiara del centrodestra” e di “ennesimo buco nell’acqua delle sinistre”.

Al quartier generale di Ricci, invece, si insiste sulla necessità di attendere lo scrutinio completo, pur ammettendo la difficoltà della rimonta.

Affluenza in calo

L’affluenza definitiva si attesta attorno al 50%, in calo di quasi dieci punti rispetto al 59,7% delle regionali 2020. Un segnale che testimonia una crescente disaffezione al voto e che pesa soprattutto sul centrosinistra, incapace di mobilitare nuovi elettori.

Analisi politica: la vittoria di Meloni e la sconfitta di Schlein

Se confermata, la vittoria di Acquaroli non è solo un successo regionale ma un segnale politico nazionale. Per Giorgia Meloni, le Marche rappresentavano l’unico vero banco di prova contendibile: il fatto che il centrodestra stia allungando conferma che la luna di miele con gli italiani continua, nonostante crisi internazionali e tensioni interne alla maggioranza.

La grande sconfitta è invece Elly Schlein. La segretaria dem aveva investito capitale politico e credibilità nella sfida marchigiana, presentandola come un test nazionale per il “campo largo”. Il risultato, però, mette in discussione la sua leadership e apre fratture dentro il Pd.

Prospettive future

Il centrodestra esce rafforzato e conferma la sua egemonia nelle regioni chiave, mentre il centrosinistra dovrà interrogarsi su una strategia fallita, incapace di attrarre indecisi e delusi. L’astensione record completa il quadro: senza una proposta alternativa credibile, metà dei marchigiani ha scelto di non recarsi alle urne.

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