Questa tragica vicenda, ancora avvolta da numerosi interrogativi, ha sollevato dubbi sulla personalità della giovane e sulle dinamiche che l’hanno portata a compiere questi gesti estremi. Durante una puntata del noto programma televisivo La Vita in Diretta, la criminologa Roberta Bruzzone ha offerto la sua analisi, cercando di fare luce sulla psicologia della ragazza e sulle possibili motivazioni dietro l’orribile scoperta.
Il tragico ritrovamento e le circostanze della vicenda
Chiara Petrolini è sospettata di aver dato alla luce due neonati, il primo il 12 maggio 2023 e il secondo il 7 agosto 2024, e di aver successivamente occultato i loro corpi nel giardino di casa. Questo macabro ritrovamento è avvenuto mentre Chiara si trovava in vacanza a New York con la famiglia. La scoperta dei corpi ha portato alla luce una situazione drammatica e incomprensibile per chi conosceva la ragazza.
Ci sono ancora molte domande senza risposta, una delle principali è se Chiara abbia agito da sola o se ci sia stato un coinvolgimento di altre persone. Sul caso, le autorità stanno cercando di capire se vi siano state complicità o se la giovane abbia tenuto segreta la sua condizione e le sue azioni a tutti, inclusa la sua cerchia di amici e familiari. Le investigazioni proseguono, ma il contesto sociale e psicologico di Chiara è al centro delle ipotesi.
Le parole della catechista di Chiara Petrolini
Durante la trasmissione La Vita in Diretta, ha preso parola Laura Caiulo, la catechista di Chiara, che ha offerto una testimonianza toccante sulla personalità della ragazza e sul suo passato. La catechista, che conosceva Chiara da tempo, ha espresso la sua incredulità di fronte agli eventi, dichiarando di non credere che la giovane abbia potuto agire da sola. Caiulo ha rivolto un appello agli amici di Chiara, invitandoli a parlare se avessero informazioni utili sul caso.
“Non credo che abbia fatto tutto da sola. Vi prego ragazzi, se avete qualcosa da dire, parlate. Il silenzio non ha aiutato Chiara,” ha dichiarato la catechista, esprimendo sconcerto per quanto accaduto. La donna ha sottolineato come Chiara fosse una ragazza amata dai bambini e benvoluta da tutti, sempre sorridente e accogliente. Questo rende ancora più difficile per chi la conosceva comprendere come sia potuta arrivare a compiere tali gesti.
I dubbi sulla gravidanza nascosta
Un aspetto particolarmente sorprendente della vicenda è che, nonostante la catechista avesse visto Chiara in diverse occasioni, compresa l’estate del 2024, quando la giovane era al nono mese di gravidanza, nessuno sembrava essersi accorto della sua condizione. “L’ho vista in piscina quest’estate in costume da bagno, e non si vedeva niente,” ha raccontato la catechista, esprimendo ulteriore incredulità.
Questa invisibilità apparente della gravidanza alimenta i sospetti che Chiara possa essere riuscita a mantenere un controllo estremamente lucido della situazione, nascondendo la verità non solo al fidanzato e alla famiglia, ma anche a tutti coloro che le erano vicini. La catechista ha ribadito di non giustificare le azioni di Chiara, ma ha espresso speranza che la giovane possa ricevere aiuto in futuro, invitando nuovamente gli amici a parlare per fare chiarezza.
L’analisi della criminologa Roberta Bruzzone
A dare un quadro più approfondito della personalità di Chiara Petrolini è intervenuta Roberta Bruzzone, criminologa nota per le sue partecipazioni televisive e le sue analisi in casi di cronaca nera. Bruzzone, ospite della trasmissione, ha espresso un’opinione molto chiara sulla giovane, descrivendola come una persona lucida e calcolatrice. Secondo l’esperta, l’immagine di Chiara come brava ragazza era solo una facciata.
“Io sono assolutamente convinta che lei abbia dato un’immagine di sé, della brava ragazza e di tutto quello che si vuole, ma che in realtà non fosse assolutamente così,” ha dichiarato Bruzzone. La criminologa ha inoltre affermato che Chiara potrebbe essere stata manipolatrice, capace di ingannare tutti, compreso il suo fidanzato, che sarebbe rimasto all’oscuro delle due gravidanze. “Era lucida, consapevole di ciò che faceva e cattiva,” ha proseguito Bruzzone, tracciando un quadro della ragazza che contrasta fortemente con la visione degli amici e della catechista.
La doppia vita di Chiara Petrolini
Secondo l’analisi della Bruzzone, Chiara avrebbe potuto vivere una sorta di doppia vita, nascondendo i suoi veri pensieri e le sue intenzioni a chiunque la circondasse. La criminologa ha ipotizzato che la giovane si sentisse come su un palcoscenico, comportandosi in modo diverso a seconda delle persone con cui interagiva, mantenendo però una freddezza interiore che le ha permesso di pianificare gli infanticidi.
Un dettaglio particolarmente inquietante emerso dall’analisi della Bruzzone riguarda il tempo e la lucidità che Chiara avrebbe avuto per organizzare i delitti. Secondo l’esperta, la giovane avrebbe meditato le sue azioni per mesi, agendo con premeditazione e consapevolezza. La criminologa ha concluso affermando che, probabilmente, nessuno avrebbe potuto prevenire ciò che è accaduto, poiché Chiara avrebbe ingannato tutti, mantenendo segreta la sua vera natura.