Chiara Poggi, quel segreto fatale: la teoria dell’Avvocato di Sempio
Il delitto di Garlasco, che ha scosso l’Italia intera nell’estate del 2007, continua a far discutere anche a distanza di anni.
Nonostante la condanna definitiva di Alberto Stasi, fidanzato della vittima, emergono ancora oggi ipotesi alternative, teorie scomode e presunti segreti mai rivelati. Uno di questi, secondo l’avvocato Massimo Lovati – legale di Andrea Sempio – potrebbe essere stato la causa della morte di Chiara Poggi. Una rivelazione sconvolgente che apre scenari inquietanti e fa riemergere sospetti mai del tutto sopiti.
Il Caso Chiara Poggi: Una Storia Ancora Avvolta nel Mistero
Chiara Poggi, 26 anni, viene trovata priva di vita nella sua casa a Garlasco, in provincia di Pavia, il 13 agosto 2007. Inizialmente, l’unico sospettato è il fidanzato, Alberto Stasi, che chiama i soccorsi dopo aver trovato il corpo. Dopo una lunga battaglia giudiziaria, Stasi viene condannato in via definitiva nel 2015 a 16 anni di carcere per omicidio volontario.
Tuttavia, nel tempo, sono emersi nuovi elementi, piste mai approfondite e testimonianze rimaste inascoltate, che hanno messo in dubbio la versione ufficiale dei fatti. Tra queste, la più suggestiva è quella avanzata dall’avvocato Lovati: Chiara avrebbe scoperto un “segreto proibito” e per questo sarebbe stata uccisa.
La Teoria dell’Avvocato Lovati: Un Segreto Proibito Costato la Vita
Secondo Massimo Lovati, Chiara non sarebbe morta per motivi personali o relazionali, ma perché sarebbe venuta a conoscenza di un’informazione estremamente delicata, un segreto che qualcuno voleva tenere nascosto a tutti i costi. Il legale parla apertamente della possibilità che si sia trattato di un omicidio premeditato, eseguito da una terza persona.
Non si tratterebbe, dunque, di una lite sfociata in tragedia, ma di un’esecuzione studiata nei minimi dettagli, forse addirittura affidata a un sicario. Una teoria che, se confermata, cambierebbe radicalmente la narrazione finora accettata del delitto di Garlasco.
La Presenza di un Presunto Sicario Vicino alla Villetta dei Poggi
L’ipotesi dell’avvocato trova un ulteriore riscontro in un dettaglio riportato dallo stesso: la presenza sospetta di una persona estranea nei pressi dell’abitazione di Chiara Poggi nei giorni e nelle ore precedenti al delitto. Si tratterebbe, secondo Lovati, di un presunto “sicario”, un uomo incaricato di eliminare Chiara per conto di qualcuno che aveva molto da perdere.
Nonostante la gravità dell’affermazione, non sono mai state presentate prove concrete su questa figura. Tuttavia, la semplice possibilità che ci fosse una terza persona coinvolta getta nuove ombre sul caso e richiama l’attenzione degli inquirenti.
L’Appello di Don Gregorio: “Chi Sa, Parli”
Poco tempo dopo il delitto, don Gregorio Vitali – rettore del Santuario della Madonna della Bozzola – fece un appello pubblico destinato a rimanere nella memoria collettiva. Il sacerdote, in tono solenne, esortò il colpevole a confessare: “Chi ha commesso questo terribile gesto si arrenda. Non porti dentro di sé questo peso. Supplichi la misericordia di Dio e chieda perdono”.
Le parole del parroco colpirono profondamente la comunità. Sembravano rivolte a una persona precisa, come se il sacerdote fosse a conoscenza di qualcosa che non poteva rivelare apertamente. L’idea che ci fosse un segreto enorme, custodito da qualcuno che non ha mai parlato, ha alimentato il mistero per ananni.
Il Ricatto a Luci Rosse che Ha Coinvolto Don Gregorio
Nel 2012, cinque anni dopo l’omicidio, lo stesso don Gregorio è rimasto coinvolto in un grave caso di estorsione. Due cittadini romeni lo hanno ricattato minacciando di diffondere video hard girati di nascosto. Il sacerdote ha pagato circa 150mila euro per evitare lo scandalo.
Durante le indagini, emerse che i pagamenti furono effettuati tramite contratti fittizi, redatti proprio dall’avvocato Lovati. Questa coincidenza ha sollevato molti interrogativi e ha riacceso le speculazioni attorno al suo coinvolgimento, sia nel ricatto che, indirettamente, nel contesto del delitto di Garlasco.