Lino Banfi saluta Baudo: “Siamo rimasti noi due… ora sono solo”. Ma esplode la polemica social su Alvaro Vitali

Il cordoglio in diretta ha però innescato un’ondata di reazioni sui social. Sotto i post e i video dedicati a Baudo, diversi utenti hanno richiamato la recente scomparsa di Alvaro Vitali, contestando a Banfi alcuni passaggi delle sue dichiarazioni di quei giorni. Tra i commenti più rilanciati: «Quindi Baudo era tuo amico, invece Vitali no?», «Baudo non ti è servito come il povero Alvaro Vitali… assieme alla gioventù hai perso l’umanità», «Da Baudo ci vai, da Vitale no», fino agli attacchi più duri che ne mettono in discussione la coerenza.

Il precedente: «Non ero suo amico, non potevo aiutarlo»

All’origine della polemica c’è un’intervista in cui Banfi, alla notizia della morte di Vitali, aveva precisato: «Non ero un suo amico e non potevo aiutarlo». Parole che avevano già acceso il dibattito sul perimetro dei rapporti personali dentro il mondo dello spettacolo. Il passaggio alla camera ardente di Baudo ha riattivato quel filo, trasformando un momento di raccoglimento nel detonatore di una discussione più ampia.

Tra lutto pubblico e tribunale dei social

La giornata al Teatro delle Vittorie è stata segnata da applausi, silenzi e memoria condivisa. Ma online ha preso corpo un racconto parallelo, in cui l’addio al “Pippo nazionale” è diventato terreno per misurare coerenza, amicizia, riconoscenza. È il cortocircuito ormai tipico dell’ecosistema digitale: la celebrazione di una figura simbolo convive con il giudizio istantaneo su chi partecipa al rito pubblico.

Al netto delle polemiche, resta il valore del gesto: esserci, salutare, testimoniare. Lino Banfi ha scelto di farlo con la sua cifra, mischiando tenerezza e ironia. La conversazione online potrà continuare a interrogarsi sui legami tra gli artisti; il congedo da Baudo, invece, consegna una scena nitida: un compagno di generazione che riconosce il vuoto, e un Paese che dice grazie a chi quella tv l’ha inventata.