Aula della Camera infuocata. Dopo le comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo, è il turno di Giuseppe Conte. Il leader del Movimento 5 Stelle attacca duramente il governo definendo la legge di Bilancio “una manovra senza visione, piena di tagli e priva di futuro”.
Conte all’attacco: “Meloni, con l’economia ci litiga”
Con tono acceso e gesti teatrali, Conte apre il suo intervento con una critica frontale: “Nella legge di Bilancio non c’è nessuna visione per il futuro dell’Italia. È una manovra che contiene solo briciole e tagli, completamente insoddisfacente, addirittura ridicola”.
L’ex premier continua, affondando sulla politica economica: “Meloni, lei con l’economia ci litiga proprio. Oggi si è fatta spiegare male come le banche accumulano mega utili. Glielo spiego io: si tratta di tassi di interesse e mutui. Per questo doveva prelevare da lì e redistribuire agli italiani in difficoltà”.
“Cantieri della guerra, non della speranza”
Conte poi rivendica i risultati del suo governo e punta il dito contro la gestione del PNRR da parte dell’esecutivo: “I cantieri aperti oggi sono solo grazie ai fondi del PNRR che abbiamo portato noi. Marine Le Pen ha detto che è l’unica cosa che ci invidia, ma non sa che voi state sprecando miliardi. Per noi dovevano essere i cantieri della speranza, voi li avete trasformati nei cantieri della guerra”.
“Complici di un governo genocida”
Il leader pentastellato alza ulteriormente i toni sul piano internazionale: “Lei, presidente Meloni, è stata complice nel silenzio di un governo genocida. La nostra non è propaganda, è senso dell’umanità. Riconosca subito lo Stato di Palestina e smetta di usare l’amicizia con Trump per scrivere prefazioni al suo libro: la usi invece per azzerare i dazi e difendere l’Italia in Europa”.