venerdì, Luglio 11

Crea un allaccio idrico abusivo alla fontana della Reggia di Caserta danneggiandola. Arrestato

Crea un allaccio idrico abusivo alla fontana della Reggia di Caserta danneggiandola. Arrestato

Allaccio Abusivo alla Reggia di Caserta: Arrestato Imprenditore Agricolo per Furto d’Acqua e Danneggiamento del Patrimonio Unesco

 

Un grave episodio di furto d’acqua e danneggiamento di un bene culturale ha scosso la città di Caserta. Un imprenditore agricolo di 58 anni è stato arrestato con l’accusa di aver realizzato un allaccio idrico abusivo direttamente da una delle fontane della Reggia di Caserta, patrimonio mondiale dell’umanità tutelato dall’UNESCO. Il gesto ha causato gravi danni a una vasca borbonica appartenente allo storico Acquedotto Carolino, una struttura fondamentale per l’approvvigionamento idrico del celebre complesso monumentale.

L’operazione, condotta dai Carabinieri della Stazione di Caserta e dal Nucleo Forestale, ha portato alla luce un vero e proprio impianto clandestino che, attraverso tubazioni in polietilene, prelevava acqua illegalmente e la convogliava nel terreno agricolo dell’uomo. Il sistema era lungo circa 145 metri, sufficienti a collegare il sito storico al fondo agricolo, compromettendo l’equilibrio idrico delle fontane della Reggia, già messe a dura prova dal caldo estivo.

Il Danneggiamento dello Storico Acquedotto Carolino

Secondo quanto emerso dalle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, l’uomo avrebbe manomesso una vasca storica dell’Acquedotto Carolino per creare un allaccio idrico abusivo. L’intervento illecito ha compromesso l’integrità del manufatto borbonico, danneggiando non solo un pezzo di storia, ma anche un’infrastruttura fondamentale per il funzionamento del parco della Reggia.

L’Acquedotto Carolino, costruito nel XVIII secolo per alimentare d’acqua le fontane e i giardini della Reggia, è considerato un capolavoro dell’ingegneria idraulica dell’epoca. Alimenta tuttora l’intero sistema idrico del complesso vanvitelliano e dei suoi giardini. Un suo danneggiamento, come avvenuto in questo caso, può avere ripercussioni gravi sull’intero ecosistema del parco e sulla biodiversità dell’area, soprattutto nei mesi estivi in cui la carenza d’acqua si fa sentire in modo più evidente.

Il Modus Operandi: Un Impianto Clandestino e un Foro nel Muro del Bosco di San Silvestro

Il sistema abusivo era ben organizzato e nascosto. Gli investigatori hanno scoperto che l’imprenditore aveva praticato un foro nel muro perimetrale del Bosco di San Silvestro, un’altra area della Reggia di Caserta anch’essa riconosciuta come sito patrimonio dell’umanità. Da questo foro passava una tubazione in plastica, che raggiungeva sei differenti zone del fondo agricolo, oltre a una cisterna da 1.000 litri utilizzata per la raccolta dell’acqua

 

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