Si allarga lo scandalo che coinvolge Agostino Ghiglia, membro del Garante della Privacy in quota Fratelli d’Italia e già al centro delle polemiche per la multa inflitta a Report.
Dopo la scoperta di una mail interna indirizzata all’Agcom in cui scriveva “Domani vado da Arianna Meloni”, è emersa anche una diffida formale inviata al conduttore Sigfrido Ranucci per tentare di bloccare la puntata del 2 novembre 2025.
La mail di Ghiglia: “Domani vado da Arianna Meloni”
La frase contenuta nella comunicazione interna al Garante — “Domani vado da Arianna Meloni” — ha fatto esplodere il caso politico. Ghiglia, storico esponente di Fratelli d’Italia ed ex deputato del MSI, avrebbe annunciato un incontro con la sorella della premier proprio alla vigilia della sanzione da 150mila euro inflitta all’inchiesta di Report. Un dettaglio che alimenta il sospetto di pressioni politiche sull’autorità di garanzia, teoricamente indipendente.
La diffida a Report: “Violata la mia privacy”
Ma non è tutto. Nelle stesse ore in cui emergeva la mail, Ghiglia ha inviato a Ranucci una lettera dai toni durissimi, anticipata da Il Fatto Quotidiano. «Urgente c.a. Dott. Sigfrido Ranucci – Diffida messa in onda Report 2/11/2025», si legge nell’oggetto del documento firmato da Ghiglia.
Il testo rivela la tensione altissima tra il Garante della Privacy e la redazione del programma Rai:
prima di votare la multa, Ghiglia era stato visto entrare in via della Scrofa, sede romana di Fratelli d’Italia, a bordo dell’auto di servizio del Garante.
A suo dire, l’incontro serviva per parlare con Italo Bocchino di un libro, ma casualmente — e “fatalmente” — incrociò anche Arianna Meloni, numero due del partito.
Come ricostruito dal Fatto, in quel momento non aveva ancora deciso come votare. Il giorno dopo, però, scelse di appoggiare la sanzione contro Report.
L’accusa di Ghiglia
Dopo settimane di silenzio e polemiche, Ghiglia è tornato alla carica. Vediamo le sue parole nella prossima pagina.


















